Perda ‘e Liana, un’imponente formazione rocciosa nel cuore dell’Ogliastra, è molto più di un simbolo geologico: il suo nome racchiude storie e ipotesi che intrecciano natura, cultura e memoria collettiva.

La parola perda, comune nel dialetto sardo, significa “roccia” o “spuntone isolato”, un chiaro riferimento alla sua forma maestosa e dominante. Più complessa è invece l’origine di liana, che ha dato vita a diverse interpretazioni.

Secondo una teoria, liana deriverebbe dagli Iliensi, un antico popolo nuragico che abitava l’interno dell’isola, collegando così la roccia a un’identità ancestrale. Altri studiosi ritengono che il termine significhi “liscia” o “levigata”, un riferimento visivo alla superficie regolare della roccia. Non manca chi ipotizza un legame con la parola olioni, usata per indicare il corbezzolo, una pianta tipica della macchia mediterranea, suggerendo un’origine legata alla flora locale.

Un’ulteriore spiegazione, proposta dall’esploratore Alberto Ferrero della Marmora, associa il nome Oliana alla funzione della roccia come punto di riferimento per chi viaggiava verso nord.

Queste molteplici letture riflettono l’intreccio di natura e cultura che caratterizza Perda ‘e Liana, un luogo che ancora oggi conserva intatto il suo fascino e il suo mistero.

Ocean Viking approda al largo di Olbia: in arrivo neonati, bambini e donne incinte, ospedale in massima allerta.

La nave di soccorso Ocean Viking, gestita dall’organizzazione Sos Mediterranee, è approdata al largo di Olbia con a bordo 85 migranti. Tra loro ci sono 34 minori, tra cui diversi bambini e neonati, oltre a 14 donne, di cui tre in gravidanza. Dopo un intervento di salvataggio avvenuto il 20 gennaio scorso su un gommone in difficoltà al largo delle coste libiche, l’imbarcazione aveva inizialmente ricevuto come destinazione sicura il porto di Genova. Tuttavia, nella notte, la nave ha modificato la sua rotta, e sono già pronti i primi soccorsi.

Il personale sanitario è stato allertato in anticipo e al molo si trovano ginecologi e medici pronti a fornire assistenza immediata, in particolare alle donne incinte e ai neonati. L’ospedale di Olbia, in previsione dell’arrivo, ha predisposto una stanza attrezzata per eventuali emergenze e ha messo in stato di allerta il reparto di ginecologia. Le tre donne in stato interessante saranno trasferite direttamente al nosocomio cittadino per i controlli necessari, mentre i bambini più piccoli, inclusi i neonati, riceveranno le prime cure.

Secondo quanto disposto dalle autorità, la Ocean Viking dovrebbe ripartire per Genova dopo aver effettuato lo sbarco delle persone più vulnerabili. Tuttavia, l’attenzione resta alta sia per la complessità della situazione sanitaria a bordo sia per l’organizzazione dell’accoglienza di emergenza a terra.