Lo sapevate? Che cosa vuol dire l’espressione “Centu concas, centu berrittas”?

Letteralmente la traduzione per un sardo non è difficile, ma quale è il senso di questa frase così tanto utilizzata nell'Isola?
Lo sapevate? Che cosa vuol dire l’espressione “Centu concas, centu berrittas”?
Letteralmente la traduzione per un sardo non è difficile, ma quale è il senso di questa frase così tanto utilizzata nell’Isola?
Lo sapevate? L’antico detto sardo “Centu concas, centu berrittas” è una di quelle espressioni popolari che, pur nella loro apparente semplicità, racchiudono un mondo intero di significati, tradizioni e tratti identitari. Se vivete in Sardegna, o se la conoscete abbastanza da averne respirato l’anima, è molto probabile che vi sia capitato di sentirla dire, magari in una chiacchierata tra anziani, durante una festa di paese o in una riflessione sulla vita quotidiana. Letteralmente significa “Cento teste, cento berretti”, una traduzione piuttosto immediata. Ma in realtà, dietro queste parole si cela una visione del mondo profondamente radicata nella cultura isolana. È un modo per dire che ogni persona ha una propria opinione, una propria testa appunto, e che non esiste una sola verità, un solo modo giusto di vedere le cose. In Sardegna, dove il senso dell’individualità si mescola da sempre con quello di appartenenza alla comunità, questa espressione sottolinea l’importanza del rispetto reciproco, dell’ascolto e della comprensione delle diversità. Non è un invito alla divisione, bensì un riconoscimento lucido e saggio della varietà umana. Ogni testa ha il suo “berretto”, ovvero ogni persona ha le sue idee, le sue esperienze, la propria storia. E accettarlo è forse una delle forme più autentiche di convivenza.
La Sardegna è una terra di paesaggi mozzafiato, ma anche di opinioni accese e diversità di pensiero. Non è raro che, di fronte a una notizia, un evento o una decisione quotidiana, si aprano mille dibattiti e si delineino altrettante interpretazioni. Insomma, quando si tratta di punti di vista, i sardi sanno essere creativi e, soprattutto, originali! Ed è proprio questa varietà di opinioni che ha dato vita al celebre detto, tramandato di generazione in generazione e diffuso in ogni angolo dell’Isola, con qualche variante dialettale qua e là.
Ma torniamo alla frase: berritta, che in italiano diventa “berretto”, indica il copricapo tradizionale sardo, rigorosamente nero e realizzato in orbace, un tessuto tipico. Lo stile ricorda un sacchetto morbido che si appoggia con nonchalance sulle spalle. E poi ci sono le concas, ovvero le teste. La metafora è immediata: così come ogni testa porta il suo berretto, ogni persona ha la sua idea, il suo punto di vista unico e, a volte, inamovibile.
In definitiva, “Centu concas, centu berrittas” non è solo un modo di dire, ma un vero e proprio manifesto di pluralismo, saggezza popolare e, perché no, un pizzico di ironia. Perché se c’è una cosa certa, è che in Sardegna si discute (eccome se si discute!), ma alla fine si ride, magari davanti a un bicchiere di buon vino e a un piatto di culurgiones.

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