Lo sapevate? Quali sono le regole de sa murra sarda?
![Morra a Urzulei](https://www.vistanet.it/ogliastra/wp-content/uploads/sites/3/2024/12/1Murra-a-Urzulei-770x480.jpg)
Tanti conoscono sa murra sarda (la morra sarda) un gioco che ancora va per la maggiore soprattutto nella Sardegna centrale. Ma quali sono le regole di questo gioco antichissimo che ancora appassiona centinaia di praticanti?
Lo sapevate? Quali sono le regole de sa murra sarda?
Tanti conoscono sa murra sarda (la morra sarda) un gioco che ancora va per la maggiore soprattutto nella Sardegna centrale. Ma quali sono le regole di questo gioco antichissimo che ancora appassiona centinaia di praticanti?
Sa murra sarda, un gioco antico che affonda le sue radici nella notte dei tempi, continua a catturare l’immaginazione e la passione di centinaia di praticanti, soprattutto nel cuore della Sardegna. Questo passatempo, apparentemente semplice ma incredibilmente coinvolgente, è molto più di un semplice gioco: è un rituale sociale, una competizione di astuzia e velocità mentale, un modo per mantenere vive tradizioni secolari. Le regole della murra, sebbene possano variare leggermente da regione a regione, mantengono una struttura di base che ne costituisce l’essenza.
![Murra](https://www.vistanet.it/ogliastra/wp-content/uploads/sites/3/2019/09/sa-murra-urzulei.jpg)
Murra
Nella variante sarda, che è quasi sempre giocata a coppie, i partecipanti si sfidano in una danza di mani e voci che richiede concentrazione, rapidità di riflessi e una buona dose di intuito. Il gioco inizia con i giocatori che, simultaneamente, gettano un numero da uno a cinque, indicandolo con la mano tesa in avanti. Qui sta il primo trucco: il numero pronunciato deve sempre essere superiore a quello mostrato dalla mano, aggiungendo un elemento di bluff e strategia al gioco. L’obiettivo è indovinare la somma totale dei numeri gettati da tutti i giocatori, una sfida che richiede non solo abilità matematica ma anche la capacità di “leggere” gli avversari.
Ogni volta che un giocatore indovina la somma, guadagna un punto, e la partita prosegue fino a raggiungere un punteggio prestabilito, solitamente 16 punti. La versione a coppie aggiunge un ulteriore livello di complessità e strategia: iniziano due giocatori, uno per squadra, e il vincitore di questo primo round sfida il secondo membro della squadra avversaria. Questo alternarsi di sfidanti continua fino al raggiungimento del punteggio finale, creando una dinamica di gioco che mantiene alta la tensione e l’interesse fino all’ultimo momento.
Un aspetto interessante dell’evoluzione recente della murra è l’importanza crescente attribuita alla figura de su contadori, l’arbitro della partita. Questo ruolo, fondamentale per garantire la correttezza e la fluidità del gioco, ha il compito di contare i punti, verificare la regolarità delle “gettate” (i numeri mostrati e pronunciati) e dirimere eventuali dispute tra i giocatori. La presenza de su contadori sottolinea come, nonostante le sue origini antiche, la murra si sia adattata ai tempi moderni, incorporando elementi che ne garantiscono la fairness e la competitività. Un aspetto affascinante della murra sarda è il suo linguaggio specifico, un mix di numeri in sardo che aggiunge colore e autenticità al gioco. Da “Unu” (uno) a “Murra” (dieci, anche se in realtà il termine corretto sarebbe “Deghe”), questi termini non sono solo numeri ma parte integrante del ritmo e della melodia del gioco. Sentire i giocatori gridare “Chimbe!” (cinque) o “Noghe!” (nove) mentre lanciano le loro mani in avanti è un’esperienza sonora unica che trasporta immediatamente nel cuore della cultura sarda.
La popolarità della murra in Sardegna è testimoniata dai numerosi tornei che si svolgono in varie località dell’isola. Centri come Oniferi, Urzulei e Fonni ospitano regolarmente competizioni che attirano giocatori e spettatori da tutta la regione. Questi eventi non sono solo competizioni sportive ma vere e proprie celebrazioni della cultura sarda, occasioni di incontro e socializzazione che rafforzano i legami comunitari. La murra, infatti, va ben oltre il semplice gioco: è un momento di condivisione, un’opportunità per le generazioni più anziane di trasmettere conoscenze e tradizioni ai più giovani, un modo per mantenere viva la lingua sarda e per celebrare l’identità culturale dell’Isola. Nonostante la sua apparente semplicità, la murra è un gioco che richiede abilità considerevoli. I giocatori esperti sviluppano strategie complesse, imparano a leggere il linguaggio del corpo degli avversari e a calcolare probabilità in frazioni di secondo.
È un esercizio mentale che combina matematica, psicologia e rapidità di riflessi, rendendolo sorprendentemente sofisticato. Inoltre, la murra ha un importante valore sociale e culturale. In un’epoca di giochi digitali e intrattenimento virtuale, questo antico passatempo continua a riunire le persone faccia a faccia, promuovendo l’interazione diretta e il senso di comunità. È un ponte tra passato e presente, un modo per le nuove generazioni di connettersi con le proprie radici culturali mentre si divertono. In conclusione, sa murra sarda è molto più di un semplice gioco: è un pezzo vivente di patrimonio culturale, un’attività che unisce divertimento, tradizione e abilità in un mix unico. Le sue regole, apparentemente semplici ma ricche di sfumature, continuano a sfidare e intrattenere i sardi, mantenendo viva una tradizione che si perde nella notte dei tempi.
Che si tratti di una partita informale in un bar di paese o di un torneo ufficiale, la murra rimane un simbolo vibrante della cultura sarda, un testimone silenzioso della ricchezza e della profondità delle tradizioni dell’Isola.
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