Tortolì, luci spente per protesta in Corso Umberto: i commercianti chiedono modifiche alla viabilità

Un’ora al buio per accendere i riflettori sul problema. Nel cuore di Tortolì, Corso Umberto si è trasformato in un simbolo di protesta.
Un’ora al buio per accendere i riflettori sul problema. Nel cuore di Tortolì, Corso Umberto si è trasformato in un simbolo di protesta. Tra le 18 e le 19 di ieri, i commercianti hanno spento le luci delle proprie attività per manifestare il loro disagio di fronte alla nuova viabilità che vieta il transito delle auto lungo l’arteria principale. Una misura che, secondo loro, ha provocato un drastico calo delle vendite, mettendo a rischio la sopravvivenza delle loro imprese.
I titolari delle attività commerciali, sostenuti da Confcommercio, hanno espresso il loro malcontento, sottolineando come il blocco del traffico abbia avuto un impatto devastante sul loro fatturato. «Siamo al capolinea, non possiamo più andare avanti così. È stato un anno di sofferenza, e la situazione è insostenibile. Ci stanno togliendo il pane di bocca», ha dichiarato uno dei commercianti presenti.
La protesta, caratterizzata dallo spegnimento simultaneo delle insegne e delle luci interne dei negozi, è stata definita «un grido d’aiuto» dagli organizzatori. «Le luci spente simboleggiano il rischio concreto di spegnere il cuore pulsante della città. Se non si interviene subito, Corso Umberto potrebbe diventare un deserto».

Tortolì, luci spente per protesta
Un gruppo di oltre 20 titolari di partita IVA ha chiesto un confronto immediato con il sindaco Marcello Ladu. L’obiettivo è discutere soluzioni alternative per la viabilità che tengano conto delle esigenze di commercianti, residenti e cittadini.
Tra le proposte avanzate, l’ipotesi di una parziale riapertura del traffico o l’introduzione di soluzioni ibride che permettano di conciliare vivibilità urbana e vitalità economica.
I commercianti sperano che la protesta serva a scuotere l’amministrazione comunale e a portarla a un tavolo di confronto. «Il nostro gesto non è solo simbolico, è un messaggio chiaro: vogliamo soluzioni condivise, non decisioni calate dall’alto. È necessario che il sindaco Ladu comprenda l’urgenza della situazione», hanno concluso i promotori dell’iniziativa.
La protesta delle luci spente non è solo un segnale di disagio, ma una richiesta di dialogo per evitare che Corso Umberto perda la sua identità e la sua centralità nella vita di Tortolì.

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