La tomba dei bronzetti nuragici: il favoloso ritrovamento in una necropoli etrusca del Lazio
Un ritrovamento che risale al 1958 e che racconta dei fitti scambi commerciali e culturali tra due delle più importanti civiltà dell'età del bronzo.
Come ormai tutti sappiamo gli scambi commerciali e culturali tra le diverse civiltà preromane del bacino del Mediterraneo furono assai frequenti e ricche. Tra queste c’era la civiltà nuragica che diede vita, durante l’età del bronzo, a una delle più importanti esperienze umane dell’epoca in termini di sviluppo economico, sociale e culturale.
A testimonianza della vitalità di questi scambi c’è un sito archeologico molto importante, l’area di Cavalupo, nel territorio di Canino, l’antica Vulci (provincia di Viterbo).
Durante gli scavi del 1958, all’interno di una tomba contenente le ossa di due donne (una giovane adulta di circa 30 anni e una bimba di circa 10), furono ritrovati elementi tipici della civiltà nuragica. Nella fattispecie si tratta di gioielli (anche in oro), fibule, ornamenti e tre bellissimi bronzetti nuragici.
Le tre statuine, di pregevole fattura, rappresentano una figura maschile non meglio identificata. Probabilmente si tratta della raffigurazione di un sacerdote con un sonaglio-scettro e una cesta. La qualità e la ricchezza dei manufatti rinvenuti nella tomba fa pensare che appartenesse a due individue originarie della Sardegna appartenenti a un ceto aristocratico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA