I sette Giardini Incantati della Sardegna. Ecco dove si trovano

Sono luoghi dove la passione per le piante, la cultura e il genio artistico convergono, racchiudendo un patrimonio botanico di rara bellezza. Dal fascino selvaggio di San Leonardo di Siete Fuentes all'Orto Botanico di Cagliari, ogni giardino racconta storie intrecciate tra natura e umanità.
Esplorare la Sardegna significa spesso avventurarsi in paesaggi aspri e selvaggi, ma chi cerca un incontro più intimo con la natura, impreziosito da architettura e storia, non può perdersi l’itinerario dei giardini storici di fine Ottocento. Sono luoghi dove la passione per le piante, la cultura e il genio artistico convergono, racchiudendo un patrimonio botanico di rara bellezza. Dal fascino selvaggio di San Leonardo di Siete Fuentes all’Orto Botanico di Cagliari, ogni giardino racconta storie intrecciate tra natura e umanità.
1. Orto Botanico di Cagliari: Natura e Scienza in Cinque Ettari di Verde
Nato dall’idea del botanico Patrizio Gennari nel 1866, l’Orto Botanico di Cagliari è una collezione di piante che si estende per cinque ettari. Passeggiando tra centinaia di esemplari, dalle piante tropicali a quelle citate nella Bibbia, ci si immerge in un piccolo tempio scientifico progettato dall’architetto Gaetano Cima, che lo impreziosì con quattro cisterne romane e un tempio neoclassico. Questo straordinario orto, al confine con l’Anfiteatro Romano e l’Orto dei Cappuccini, si presenta come un incontro tra storia e scienza.
2. Giardino Aymerich di Laconi: L’Oasi Verde del Marchese Illuminato
Nel cuore del Sarcidano, il marchese Ignazio Aymerich, collezionista e visionario, creò il giardino che circonda il castello medievale di Laconi. In collaborazione con Gaetano Cima, nel 1860 trasformò 22 ettari in un giardino popolato da cascatelle, lecci, gelsi, cedri e corbezzoli. L’acqua, che sgorga in molteplici punti del giardino, alimenta il verde lussureggiante, trasportando chi lo visita in un mondo sospeso tra la natura rigogliosa e il fascino antico del castello.
3. Villa Pernis-Vacca a Milis: Il Fascino degli Agrumeti Storici
A Milis, nel Campidano di Oristano, si trova il parco storico della Villa Pernis-Vacca, famoso per i suoi agrumeti. Cosimo Vacca raccolse qui specie tradizionali, inclusa la rara pompia, originaria di Siniscola. Ogni anno, il giardino ospita “Primavera nei Giardini,” un evento dedicato alla botanica. Accanto, il giardino della ‘Vega’, noto come s’Ortu ‘e is paras (l’orto dei frati), è oggi proprietà della famiglia Pilo Boyl. Questo borgo agrumicolo evoca il passato monastico dei Camaldolesi, oggi reso ancora più affascinante dalla residenza nobiliare dei Boyl.
4. San Leonardo di Siete Fuentes a Santu Lussurgiu: Un Giardino di Pace e Spiritualità
A Santu Lussurgiu, il parco di San Leonardo di Siete Fuentes è un’oasi di serenità circondata da aceri, castagni, cedri, lecci e roverelle. La presenza dell’antica chiesetta medievale, un tempo al centro di un piccolo borgo, e lo scrosciare delle fonti d’acqua regalano un’atmosfera di pace e riflessione. Qui, un tempo, sgorgavano sette fontane, che hanno reso l’area una delle più fertili della regione.
5. Il Parco Inglese di Bolotana: Il Rifugio Sardo dell’Ingegnere Gallese Benjamin Piercy
Affascinato dalla Sardegna, Benjamin Piercy creò un parco all’inglese nella sua dimora di Bolotana. Il giardino segue un’estetica naturalistica: il vialetto d’ingresso è contornato da calocedri e prosegue tra castagni, faggi e noci. All’interno del parco si alternano anche essenze importate come abete di Spagna e bosso delle Baleari, che disegnano un giardino di forme coniche e geometrie ben precise, in perfetto equilibrio con il paesaggio circostante.
6. Parco Monserrato a Sassari: Un Esempio di Architettura Giardiniera di Giovanni Antonio Sanna
Donato dalla famiglia Navarro di Valencia, il parco Monserrato è uno dei giardini storici di Sassari. Composto da viali ombreggiati, il giardino è un esempio di architettura paesaggistica, con dislivelli che creano suggestive vedute panoramiche. Tra tigli, lecci e carrubi, la villa neoclassica e il sistema idraulico ne testimoniano la ricchezza e la raffinatezza. L’amore per il bello, incarnato da Giovanni Antonio Sanna, si riflette nella struttura e nell’eleganza di questo spazio.
7. Compendio Garibaldino a Caprera: Natura e Patriottismo nell’Ultimo Rifugio di Garibaldi
Tra i giardini storici, quello di Caprera si distingue per il forte legame con il suo celebre abitante, Giuseppe Garibaldi. L’eroe dei due mondi richiese l’aiuto di Patrizio Gennari per curare la natura attorno alla sua residenza. Il giardino, oggi parte del Compendio Garibaldino, è circondato da ginepri e ulivi, con il maestoso pino di Clelia, piantato in onore della figlia di Garibaldi. Avvolti nel verde, con il mare della Maddalena a fare da sfondo, si percepisce l’atmosfera intima e spirituale che legò Garibaldi a questa terra.

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