Dopo anni di lavoro e dedizione, l’artista locale si prepara a inaugurare una mostra personale senza precedenti al Museo Franco Ferrai di Lanusei. L’esposizione, che apre le sue porte sabato 9 novembre 2024 alle ore 18:00, rappresenta un percorso unico che racconta la sua evoluzione artistica, dalle prime “pasticciate” con la penna Bic sui libri di scuola alle opere mature e complesse che oggi popolano il suo mondo immaginativo.

Il percorso espositivo rivela come l’artista abbia iniziato a usare la penna Bic come mezzo di evasione dalla realtà, creando disegni sorprendenti dove l’inchiostro riempie completamente il bianco del foglio. Alcuni di questi lavori hanno richiesto anni per essere completati e testimoniano l’evoluzione di uno stile che, nel tempo, è diventato unico.

Nel 2009, nasce l’idea di “animare” le penne usate, trasformandole in veri e propri personaggi: centinaia di penne e tappi diventano un’esplosione di creatività che trasporta i visitatori attraverso civiltà antiche, arte storica e figure mitologiche. Le penne prendono vita, vestono i panni di guerrieri, arcieri, Dea Madre e bronzetti nuragici, fino a diventare riproduzioni in bronzo realizzate con la tecnica tradizionale della cera persa.

Questa collezione di bronzetti, parte della fortunata serie “Pop Art Arcaica”, comprende circa cinquanta opere, tra cui la suggestiva serie “Kamasutra”, composta da 23 pezzi. Insieme ai bronzetti, saranno esposti ottanta disegni e quattro installazioni. A rendere la mostra ancora più speciale, ci saranno proiezioni di filmati e video che documentano il processo creativo, tra cui la realizzazione di un tappo di 80 metri creato in un campo di grano offerto dalle Tenute Il Maggese di Tortolì.

L’inaugurazione vedrà la partecipazione del sindaco Davide Burchi, del vicesindaco Maria Tegas e di altri rappresentanti comunali, mentre la giornalista Anna Landolfi presenterà l’evento tramite una clip video.

L’esposizione sarà visitabile fino al 16 novembre 2024, con orari di apertura dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 20:00. Questo evento promette di stupire e affascinare i visitatori, offrendo uno sguardo intimo e dettagliato sul mondo fantastico dell’artista e sulla sua lunga carriera di sperimentazione e passione.

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Nel 1905, Max Leopold Wagner, celebre etnologo tedesco, scoprì a Tortolì la cottura “a carraggiu”. Durante un’escursione in bicicletta con il collega Eugen Burger, fu attirato dal bagliore di un fuoco e, temendo un incendio, si avvicinò: invece trovò una festa con balli sardi e musica di launeddas.

Wagner apprese che la carne, cucinata intera in una fossa sotterranea coperta di terra e rami, arrostiva lentamente sotto il fuoco secondo l’antica tradizione tortoliese.

Non si sa quale animale fosse, ma Wagner ne lodò il sapore, probabilmente assaggiandolo, restando affascinato da questo originale metodo di cottura.