Tortolì si è affermata su uno dei palcoscenici più importanti del turismo internazionale, il TTG Travel Experience 2024 di Rimini. Con oltre 2.700 espositori e decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, il TTG rappresenta un evento chiave per l’industria del turismo, offrendo opportunità uniche per promuovere destinazioni, avviare collaborazioni e pianificare il futuro del settore.

La partecipazione di Tortolì all’evento ha sottolineato l’impegno della città verso un turismo sostenibile e innovativo, pronto ad affrontare le nuove sfide del mercato globale. Il Sindaco Marcello Ladu e il Consigliere Michele Fanni, delegato alle attività produttive, hanno partecipato attivamente all’evento, avviando importanti tavoli di dialogo con operatori turistici di primo livello. Questi incontri sono stati cruciali per sviluppare strategie che rendano il territorio ogliastrino più accessibile e attraente per i visitatori.

Durante la manifestazione, l’Assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, ha presentato un progetto ambizioso: la creazione di una Destination Management Organization (DMO) Sardegna. Questo modello di governance punta a coordinare l’offerta turistica dell’intera isola, integrando digitalizzazione, innovazione e sostenibilità, tre pilastri essenziali per il turismo del futuro. La DMO non si concentrerà solo sui settori tradizionali, ma coinvolgerà anche il turismo all’aria aperta, il settore nautico e il turismo culturale, ambiti in cui Tortolì ha molto da offrire, grazie alle sue spiagge incontaminate, il patrimonio naturale e le tradizioni locali.

La presenza di Tortolì al TTG 2024 segna un importante passo avanti nella promozione del territorio a livello internazionale. Con una visione chiara e un piano strategico mirato alla valorizzazione delle sue bellezze naturali e culturali, la città punta a diventare un punto di riferimento per chi cerca autenticità, esperienze uniche e un turismo rispettoso dell’ambiente.

Grazie a questo impegno e al potenziamento delle infrastrutture turistiche, Tortolì è pronta a consolidare il suo ruolo come destinazione di eccellenza in Sardegna. L’obiettivo è attrarre un turismo di qualità, offrendo esperienze autentiche e sostenibili che esaltino la bellezza e la ricchezza culturale del territorio.

Nella parrocchia di San Giuseppe di Monte Attu, a Tortolì, il presepe realizzato quest’anno si distingue per il suo forte valore simbolico e per il messaggio profondamente attuale che intende trasmettere. La scena della Natività è ambientata tra le rovine di un edificio distrutto, con macerie, muri spezzati e cemento crollato a fare da sfondo alla nascita di Gesù.

Il significato dell’allestimento è stato spiegato dalla parrocchia stessa attraverso i propri canali social, dove viene sottolineato come il presepe sia dedicato a tutte le persone che oggi vivono nei drammatici teatri di guerra. In questo contesto di devastazione, la Sacra Famiglia diventa segno di speranza e di luce.

Maria è rappresentata con un’espressione di dolcezza e raccoglimento, mentre custodisce la vita anche in mezzo alle rovine. Giuseppe appare vigile e forte, presenza silenziosa che protegge quel fragile spazio di pace. Al centro della scena c’è il Bambino Gesù, deposto nella mangiatoia il 25 dicembre, avvolto da una luce che contrasta con l’oscurità delle macerie, a indicare che Dio nasce proprio dove tutto sembra perduto.

Anche gli altri elementi dell’allestimento hanno un valore simbolico: il muschio che cresce tra i detriti, le travi spezzate e i muri crollati richiamano una vita che resiste, una storia ferita che attende redenzione, una pace possibile anche nel dolore.

Il messaggio, come spiegato dalla parrocchia stessa sui social, è chiaro: Dio non sceglie luoghi sicuri e protetti, ma entra nelle ferite del mondo.