Altri ventidue grifoni saranno rilasciati in questi giorni nel Gerrei. A dare questa informazione, precisando che la data, per ora, non viene diffusa per preservare la delicatezza dell’operazione, è l’Agenzia Regionale Forestas.

“Altra importante tappa per consolidare la nuova colonia in questo areale, ricostituita grazie al progetto LIFE Safe for Vultures. La prossima primavera, poi, è previsto un terzo rilascio, sempre grazie alla base operativa costituita nel cantiere Forestas di Villasalto.  E i rilasci proseguiranno finché la nuova colonia non sarà completamente e stabilmente ricostituita con una popolazione adeguata allo sviluppo e alla permanenza nei territori del sudest dell’Isola (si tratta della terza colonia, dopo quelle popolate a Bosa e Alghero, assai vicine tra loro, nella costa nord-occidentale). Quindici esemplari erano stati rilasciati nei cieli del Sarrabus-Gerrei già nella primavera 2024, e si sono attualmente stabiliti tra Dolianova e Sinnai (dunque con una dispersione territoriale notevole rispetto alle attese): qui rimangono nove splendidi avvoltoi, dopo le prevedibili perdite e qualche dispersione verificatesi nel primo rilascio.”

Altro miracolo, insomma, nelle prossime settimane nei cieli del Gerrei, con “ventidue battiti d’ali che – contemporaneamente – si leveranno dalla voliera Forestas di Villasalto conquistando il loro angolo di cielo e volteggiando su questo splendido territorio che in passato li ospitava”.

La foto del giorno è dedicata al suggestivo presepe della chiesa di Lotzorai, un diorama realizzato interamente a mano che unisce arte, fede e profondo significato simbolico. Per la parrocchia di Sant’Elena Imperatrice si sono messi al lavoro i membri del Gruppo del Presepe di Lotzorai, che con passione e grande cura artigianale hanno dato vita a un’opera di forte impatto emotivo.

Ogni dettaglio racconta un messaggio: il ponte, elemento centrale del presepe, è simbolo di unione tra i popoli, di incontro e di dialogo, mentre Gesù Bambino è posto a rappresentare i più deboli, i poveri, coloro che spesso vivono ai margini della società, anche sotto i ponti, ricordando a tutti il vero significato del Natale.

Il risultato è un presepe capace di riportare al centro i valori della solidarietà e dell’accoglienza.