(VIDEO) In volo sulle bellezze di Osini Vecchio, borgo fantasma d’Ogliastra

C’è qualcosa che cattura immediatamente lo sguardo appena si arriva nei pressi del parco “Su Motti”, a Orroli. Non serve cercarla: appare lì, scolpita dal tempo e dagli agenti atmosferici, una grande roccia che richiama incredibilmente la testa di un gorilla o di una scimmia. Si staglia in modo netto proprio all’ingresso del parco, ben visibile dalla strada, e contribuisce a creare un’atmosfera di mistero e meraviglia.
Il parco archeologico e botanico di “Su Motti”, nel cuore del Sarcidano, è noto per le sue domus de janas e le tombe preistoriche scavate nella roccia, immerse in una rigogliosa macchia mediterranea. Percorrendo la strada panoramica che abbraccia il paese di Orroli, si arriva in un luogo dove la natura e la storia si intrecciano profondamente, dando vita a un paesaggio unico, quasi sospeso nel tempo.
Molte leggende antiche si sono sviluppate proprio in questi luoghi, alimentate dalla suggestione che questo ambiente sa evocare. E tra queste meraviglie, quella roccia somigliante a una creatura selvatica continua ad alimentare la fantasia dei visitatori e degli abitanti. Anche se non ha mai ricevuto un nome ufficiale, tutti la conoscono come “la testa del gorilla” — un soprannome che si tramanda da generazioni, con lo stesso rispetto e curiosità che si riservano ai miti.