La ricetta che vi proponiamo oggi, preparata da Chiara Lai, è un piatto antichissimo: semplice ma gustoso e nutriente, veniva realizzato con quello che il territorio offriva di più, le erbe selvatiche.

Ecco come si prepara: dopo aver fatto un soffritto di cipolle e pomodoro secco, si aggiungono le erbe selvatiche, i fagioli secchi (messi a mollo la sera prima), le patate e il brodo. Dopo aver fatto cuocere il tutto si  insaporisce con il lardo (oppure parti del maiale messe sotto sale come muso, orecchie, zampe).

Si tratta di una ricetta tipica dei paesi di Ovodda e Sorgono. Su lampazzu altri non è che il romice, un’erba infestante nota con il nome, appunto, di lampazzu.

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.