(VIDEO) Un bellissimo biacco nelle campagne di Cardedu

Come accade con molti animali, anche il biacco assume nomi diversi a seconda del paese: voi come lo chiamate?
Il biacco, noto scientificamente come Hierophis viridiflavus, è un serpente affascinante e completamente innocuo, appartenente alla famiglia dei Colubridi. Si distingue per la sua indole non velenosa e la sua adattabilità agli ambienti soleggiati, caratteristiche che lo rendono una presenza comune nelle campagne e nei giardini di molte aree. Questo rettile, agile e rapido nei movimenti, predilige habitat luminosi e asciutti, dove può muoversi liberamente alla ricerca di cibo, che consiste principalmente in piccoli animali come roditori, uccellini, lucertole e insetti.
Il biacco è una specie diffusa in gran parte dell’Europa meridionale, con un areale che si estende dalla Spagna fino alla Croazia, abbracciando anche l’Italia intera. La sua presenza nel nostro territorio è particolarmente significativa, tanto da essere considerato uno degli esponenti più rappresentativi della fauna ofidica locale. Lo si può incontrare con relativa facilità in molte regioni italiane, dove vive indisturbato tra prati, campi coltivati, muretti a secco e zone boschive con radure aperte. La sua colorazione, che varia dal nero con sfumature giallastre o verdi a tonalità più uniformi, gli consente di mimetizzarsi perfettamente nell’ambiente circostante, garantendogli una protezione naturale dai predatori.
Un aspetto interessante di questo serpente è il suo comportamento vivace e curioso, che lo rende particolarmente agile e veloce. Nonostante la sua vivacità, non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, anzi, è un prezioso alleato nella lotta contro piccoli animali infestanti. Nel video realizzato da Cristian Mascia, il biacco viene osservato nel suo habitat naturale, precisamente nelle campagne di Cardedu, un’area che offre un ambiente ideale per questa specie. Le immagini mostrano la bellezza e la grazia di questo serpente mentre si muove con fluidità tra la vegetazione, testimoniando l’importanza di preservare i suoi habitat naturali.
Si tratta di una specie abbastanza riconoscibile, perché ha un corpo molto lungo che può raggiungere anche i 150 centimetri. Ha colori bruno/nero, oppure verde/nero ed è punteggiato da piccole macchie gialle, che possono diventare trasversali o longitudinali. Il ventre, invece, può essere bianco-giallastro o grigiastro. In alcune zone del suo areale si sono diffuse popolazioni melaniche dai colori molto più scuri.
Si tratta di uno dei serpenti italiani più diffusi ed avvistati con maggiore frequenza e non si conoscono minacce gravi per la specie sebbene, soprattutto negli ultimi anni, soffra di un’alta mortalità per via degli investimenti stradali, soprattutto durante il periodo della riproduzione.

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