Lecci e sugherete in Ogliastra, Baronia e Gallura sono in pericolo. L’allarme è reale e arriva a breve distanza dai recenti fenomeni degli incendi e il perdurare della siccità che continuano a funestare la costa orientale dell’isola. Adesso sale l’allarme per un nuovo grave problema, quello degli alberi che stanno seccando in queste zone già tormentate con migliaia di ettari a rischio.

SITUAZIONE PREOCCUPANTE. Uno scenario preoccupante, causato da una serie di fattori, che ha spinto l’Università di Sassari ad attivarsi immediatamente per monitorare la situazione e poi anche da Coldiretti Nuoro-Ogliastra in seguito alle numerose segnalazioni ricevute dagli allevatori e dagli agricoltori locali. Un monitoraggio sullo sviluppo del fenomeno che ha portato oggi a un sopralluogo congiunto, effettuato da una delegazione dell’associazione, dall’Università di Sassari e da Agris che ha evidenziato la gravità della situazione e la necessità di ulteriori interventi.

“Stiamo seguendo da vicino l’evolvere di questa situazione preoccupante e in continua espansione – commenta durante la visita nei territori colpiti, Alessandro Serra, direttore Coldiretti Nuoro-Ogliastra – constatiamo purtroppo che il patrimonio boschivo è in pericolo per questo fenomeno nuovo che arriva dopo i disastri causati dagli incendi e dagli effetti dei cambiamenti climatici – aggiunge Serra – non dobbiamo dimenticarci che il bosco offre una fetta di reddito non indifferente tra legnatico, ghiande e altro, sia per operatori del bosco che per gli allevatori che traggono qui una ulteriore redditività – conclude – ci auguriamo che si crei squadra e sinergia, dunque, per trovare le cause ancora sconosciute e per mettere in atto le azioni preventive necessarie a salvaguardare il nostro patrimonio boschivo”.

IL FENOMENO. Si tratta di un fenomeno nuovo e senza precedenti in Sardegna, in particolare in Ogliastra con il leccio fortemente colpito e in Baronia sulle sugherete compromesse da questa situazione. Ma anche la Gallura non è esente da questa situazione. A confermarlo sono gli stessi docenti e ricercatori dell’Università di Sassari e Agris con, in testa, professor Bruno Scanu (docente di Patologia forestale – Uniss).

“Nelle ultime settimane è esplosa questa situazione grave anche perchè non si conoscono ancora le cause – sottolinea il docente Uniss – uno dei fattori può essere quella della siccità che porta a indebolire le piante, ma non si esclude la presenza di alcuni patogeni che attaccano le radici e portano a far seccare la pianta dall’alto – conclude – in questa fase è determinante fare un monitoraggio per mappare le aree e capire il fenomeno, per individuare le cause e i fattori e passare, poi, alla fase della gestione e lotta al fenomeno”.

Il Festival del Supramonte scalda i motori per approdare a Baunei dal 27 al 30 dicembre, con un evento che si preannuncia unico e che sarà dedicato al turismo attivo e sostenibile: un’occasione straordinaria per scoprire il cuore selvaggio della Sardegna.

L’iniziativa celebra quindici anni di lavoro da parte dell’Amministrazione comunale, che dal 2011 porta avanti un progetto di valorizzazione del sistema Supramonte trasformando il territorio in una destinazione internazionale per trekking, arrampicata e outdoor.

Progetti come il sentiero di Cala Goloritzè, il Selvaggio Blu, l’arrampicata a Pedra Longa, la gestione degli usi civici e gli accessi regolamentati sono diventati il fulcro di una strategia che tutela l’ambiente e crea opportunità contro lo spopolamento dei centri montani. La crescita dei posti letto, l’aumento dei frequentatori e la presenza di turismo outdoor per nove mesi l’anno confermano il successo di questo modello.

Il cuore del Festival sarà il Villaggio Supramonte, allestito in piazza Bingigedda con una grande tensostruttura che ospiterà una sala convegni da 600 posti e un villaggio operatori con stand dedicati ai servizi escursionistici, all’artigianato e all’enogastronomia.

Ogni pomeriggio si terranno convegni tematici: il 27 dicembre Vivere il Supramonte sulla gestione ambientale, il 28 dicembre Conoscere il Supramonte su coesione sociale e promozione turistica, il 29 dicembre La Sardegna di dentro sulla programmazione territoriale. Le serate saranno accompagnate da tenores, aperitivi con prodotti locali e concerti.

Ogni mattina, dal 27 al 29 dicembre, partiranno trekking guidati gratuiti: Us Piggius–Fenile–Pedralonga il 27, visita all’Ovile Piddi sopra Cala Biriala il 28, e la salita a Cala Goloritzè il 29. Dal 28 al 29 dicembre il settore Giradili ospiterà le esibizioni di arrampicata del campione sardo Andrea Lostia e del talento nazionale Alessandro Larcher, con la possibilità per gli appassionati di scalare insieme a loro.

Il 30 dicembre Maurizio Oviglia presenterà in anteprima la nuova guida Sardegna, le 100 più belle multipitch, dedicata alle grandi pareti dell’isola e in particolare alle vie di Baunei. Il programma mountain bike prevede la Pedalata Ecologica del 27 dicembre (25 km, 550 m D+), il Giro E-Enduro del 28 dicembre (40 km, 1000 m D+), e il 29 dicembre una giornata formativa dedicata ai bambini dai 4 ai 12 anni con tecnici qualificati sull’altopiano del Golgo.

Per tutta la durata del Festival sarà attivo un contest fotografico e video aperto ai partecipanti delle attività outdoor: verranno premiati gli scatti e i video più spettacolari, destinati a diventare parte dell’archivio promozionale del Comune di Baunei.

La serata finale del 30 dicembre, dalle ore 17:30, vedrà l’assegnazione del Premio Supramonte alle personalità che hanno contribuito alla valorizzazione culturale, ambientale e scientifica del territorio, oltre ai premi del contest fotografico e video. La giornata si chiuderà con il concerto di Piero Marras alle 21. 

Locandina Festival Supramonte

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