Il sindaco di Tortolì Marcello Ladu, ha preso una posizione decisa riguardo alle lunghe attese e ai disagi vissuti dai cittadini presso il Centro Unico di Prenotazione (Cup) di via Monsignor Carchero. In risposta alle numerose segnalazioni e lamentele da parte della comunità, Ladu ha inviato una lettera al direttore dell’ASL Ogliastra, delineando alcune soluzioni pratiche per migliorare l’efficienza del servizio.

Nella lettera, il sindaco ha evidenziato l’importanza cruciale di un’organizzazione migliore all’interno del Cup. Tra le proposte avanzate, spicca l’introduzione di turni di sostituzione per coprire eventuali assenze del personale. Questo accorgimento permetterebbe di ridurre i tempi di attesa e garantire una continuità del servizio anche in caso di imprevisti.

Un altro punto fondamentale sottolineato da Ladu riguarda la gestione dei dati personali dei pazienti. Migliorare l’efficienza in questo ambito non solo snellirebbe le procedure amministrative, ma aumenterebbe anche la soddisfazione dei cittadini, che spesso si trovano a dover affrontare lunghe code e procedure macchinose.

La Sardegna vanta tradizioni culinarie uniche, alcune delle quali lasciano i turisti letteralmente a bocca aperta. Tra le specialità più sorprendenti e insolite dell’isola, quattro piatti emergono per la loro stranezza e per l’originalità delle storie che li accompagnano.

Le orziadas sono piccole anemoni di mare che vivono lungo le coste sarde: con i loro tentacoli lunghi e velenosi, non sono certo facili da consumare e richiedono mani esperte per prepararli. I turisti che le hanno assaggiate raccontano di un gusto sorprendente, salmastro e leggermente dolce, che resta impresso nella memoria più per l’esperienza che per il sapore.

Il casu marzu, probabilmente il formaggio più controverso del mondo, è un pecorino fermentato fino a diventare “vivo”, con larve che aiutano la maturazione.

Casu marzu

Accanto a questa eccentricità, molti visitatori hanno scoperto anche sa pompia, un agrume autoctono simile al cedro, utilizzato per creare dolci e liquori dal sapore unico. 

Infine, su filindeu è forse il piatto più raro e affascinante dell’isola: una pasta sottilissima preparata con un procedimento antichissimo, quasi estinto, custodito da sole dieci donne in tutta la Sardegna. Tirata a mano e servita con un brodo delicato di pecora, questa pasta offre un’esperienza gastronomica unica. 

Foto di Eliot Stein

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