Il nuovo manichino di simulazione con annesso sistema all’avanguardia di gestione audio-video è stato donato
ufficialmente questa mattina al Centro di formazione in emergenza e urgenza pediatrica e neonatale SIMEUP (Società Italiana di Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica) della Unità Operativa Complessa Pediatria TIN (Terapia Intensiva Neonatale) diretta dal Dottor Antonio Cualbu.

Alla breve cerimonia, che si è svolta nei locali della ludoteca attigua al reparto di Pediatria, al piano zero dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, sono intervenuti Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, Patrizia Giranu, presidente della Sardaleasing spa, il colonnello Angelo Falchi, presidente dell’Associazione Nazionale Brigata Sassari, Agnese Delogu, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

Antonio Cualbu, Direttore della Struttura Complessa Pediatria-TIN dell’Ospedale San Francesco, ha parlato dell’importante donazione che arricchisce di ulteriore alta tecnologia il Centro di riferimento regionale Pblsd (Pediatric basic life support and defibrillation), nato negli anni Duemila e intitolato al pediatra Michele Caone, di cui è stato direttore per anni il dottor Giuseppe Piras.  «Un centro pressoché unico, che si occupa di emergenze e urgenze in ambito pediatrico, è attivo dai primi anni del Duemila, e grazie a questa importante donazione potrà beneficiare di strumenti all’avanguardia per l’accrescimento delle attività di training degli operatori».

Il Direttore Generale dell’ASL n. 3 di Nuoro, Paolo Cannas, dopo aver portato i saluti dell’Assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, assente perché impegnato sul territorio, ha parlato dell’importanza di una donazione che «va nella direzione dello sviluppo tecnologico, uno dei temi su cui la direzione strategica dell’ASL sta puntando maggiormente. Questo manichino con sistema audio-video ci consentirà di effettuare simulazioni di addestramento, per risolvere problemi sanitari pediatrici e per affrontare eventuali eventi avversi». «L’innovazione tecnologica – ha aggiunto Cannas -, ancora una volta, è l’elemento che ci permetterà di fare un salto di qualità importante».

L’iniziativa è stata dedicata alla memoria del compianto Dott. Stefano Esposìto, già Direttore Generale della Sardaleasing spa, prematuramente scomparso, brillante manager e uomo buono e altruista, da sempre attento alle problematiche infantili, testimoniate dal suo sostegno ad azioni e associazioni dedicate alla cura e alla tutela dei bambini, amico stimato della Brigata Sassari, con la quale ha contribuito a finanziare interventi di aiuto alle popolazioni civili, soprattutto in campo sanitario, pedagogico e di scolarizzazione dei bambini, appartenenti ai territori esteri teatro nelle Missioni di Pace. Una targa commemorativa, in ricordo di Esposito, è stata esposta nella sala.

Al termine della breve cerimonia lo “specialist” del Centro di formazione in emergenza e urgenza pediatrica e neonatale di Nuoro ha spiegato il funzionamento delle apparecchiature a titolo dimostrativo.

Si è concluso il ciclo di incontri del progetto educativo “Stare al mondo: costruire competenze emotive e sociali”, che nelle ultime settimane ha coinvolto numerosi studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Tortolì e Arbatax. L’iniziativa, finanziata e promossa dal Comune in collaborazione con gli Istituti Comprensivi n. 1 e n. 2, ha accompagnato oltre 400 alunni in un percorso dedicato all’educazione alle relazioni, alla consapevolezza personale e al benessere emotivo, con il supporto del dottor Vittorio Sanna.

Durante gli incontri è stato illustrato il valore di un progetto che mira a fornire ai ragazzi strumenti per affrontare le sfide quotidiane, riconoscere e gestire le proprie emozioni, prevenire fenomeni di isolamento o conflitto e promuovere una cultura basata sul rispetto, sull’ascolto e sulla collaborazione.

Il relatore ha guidato un confronto aperto e partecipato, spiegando come attività pratiche, riflessioni guidate, video e momenti di dialogo aiutino gli studenti a sperimentare nuovi modi di vivere il gruppo e la comunità scolastica.

La presenza attenta e numerosa delle famiglie ha confermato l’importanza di un lavoro condiviso tra scuola, comunità educante e istituzioni. L’assessora Irene Murru ha espresso soddisfazione per l’esito del percorso e per l’entusiasmo mostrato dagli studenti, sottolineando come investire sulle competenze emotive e sociali significhi contribuire in modo concreto alla crescita equilibrata e responsabile delle nuove generazioni.