Alta tensione a Siniscola per la situazione critica dei bacini idrici.

Un consigliere comunale di 40 anni, di professione agricoltore, volendo contestare un’ordinanza del sindaco che ha dovuto porre il divieto di utilizzo di acqua per usi extradomestici (irrigui inclusi), ha deciso di violare il provvedimento. I dipendenti del Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale lo hanno multato e così lui ha deciso di presentarsi in sede in preda a tutte le furie e sparare in aria con una pistola. Dopo l’atto violento è fuggito per poi costituirsi.

“Siamo consapevoli del grandissimo disagio che stanno vivendo le aziende agricole servite dalle infrastrutture irrigue del distretto del Posada, che purtroppo devono attenersi al divieto di irrigazione, ma è una situazione che non possiamo gestire in altro modo. Per questo invitiamo alla calma e alla collaborazione attiva di tutti. Purtroppo la grave siccità non pone altre soluzioni se non quella delle restrizioni”. È quanto comunicano dal Consorzio di Bonifica della Sardegna centrale in seguito al grave atto di stamane: un fatto estremo che loro malgrado ha visto coinvolti gli operai del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ai quali va la piena solidarietà della struttura consortile.

“Non entriamo nel merito di quanto successo – precisa Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale -. Sicuramente siamo molto amareggiati. Però ribadiamo che la mancanza della risorsa idrica è un problema che va affrontato immediatamente dando risposte al territorio, concretamente occorre intervenire con misure straordinarie e sostenere il comparto agricolo. Una richiesta che noi raccogliamo ogni giorno più forte da parte dei consorziati del CBSC che sono una delle principali forze economiche di questo territorio”.

Un risveglio brusco e nel terrore per i residenti di via Dante. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, un violento incendio è divampato nel centro abitato, avvolgendo tra le fiamme tre autovetture parcheggiate e minacciando seriamente gli edifici vicini.

L’allarme è scattato intorno alle 02:50, quando le fiamme hanno iniziato a illuminare a giorno la via, accompagnate dal fumo denso e dai boati causati dalla combustione. Sul posto è intervenuta immediatamente la squadra 1A del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Nuoro.

L’intervento tempestivo degli uomini del 115 è stato provvidenziale: i pompieri hanno lavorato duramente per domare il rogo e, soprattutto, per mettere in sicurezza l’area. Il rischio maggiore era infatti rappresentato dalla vicinanza dei locali adiacenti alla strada, che hanno rischiato di essere investiti dalle lingue di fuoco.

Una volta spento l’incendio, la zona è stata transennata per permettere i rilievi tecnici. Al momento, le cause del rogo restano ignote: i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della stazione di Teti, presenti sul posto per i rilievi di legge, non escludono alcuna pista.

Nelle prossime ore verranno analizzati eventuali filmati delle telecamere di sorveglianza della zona per determinare se si sia trattato di un fatale corto circuito o di un atto doloso. Restano i danni ingenti e la paura per una notte di Natale che si è trasformata in emergenza.