La bellezza del ricordo. Lanusei in un prezioso filmato RAI del 1963

Nel video gli operatori Rai mostrano le immagini girate a bordo di una vettura tra le vie e le piazze del centro ogliastrino.
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Ci sono luoghi in Sardegna che sembrano condensare secoli – anzi, millenni – di storia in pochi passi. Uno di questi si trova a Silanus, non lontano da Macomer, dove il tempo ha lasciato tracce che si intrecciano in un racconto unico.
In poche centinaia di metri quadri si possono ammirare un nuraghe, una tomba dei giganti e una chiesa romanico-bizantina: un mosaico che abbraccia almeno quattromila anni di storia dell’Isola.
Il sito prende il nome di Santa Sarbana, mentre la chiesa è dedicata a Santa Sabina. La sua architettura, austera e suggestiva, riflette il periodo romanico (XI secolo d.C.), ma al tempo stesso rivela tracce di un impianto bizantino più antico. Durante i restauri degli anni ’80, sotto le fondamenta della chiesa vennero perfino rinvenuti resti di capanne nuragiche, confermando quanto questo luogo sia stato importante e vissuto in epoche lontanissime.
Accanto all’edificio sacro si trovano un nuraghe complesso e una tomba dei giganti, a testimonianza della centralità di quest’area già nell’età del Bronzo. Passeggiando qui, si ha davvero la sensazione di viaggiare nel tempo: dalle comunità nuragiche ai culti cristiani, passando per le eredità bizantine e le architetture romaniche.