Per anni ha intascato i risparmi di decine di clienti, molti pensionati: arrestata cagliaritana ex direttrice Poste di Tempio
L'ex direttrice, 56enne cagliaritana, si è appropriata dei risparmi di decine di clienti, molti dei quali pensionati, tramite il mancato rinnovo dei buoni fruttiferi delle Poste. Si parla di circa 1 milione di euro.
Condannata a sette anni di reclusione con confisca dei beni personali: questa la pena inflitta oggi dai giudici del tribunale di Tempio Pausania ad Elena Altobelli, 56 anni, cagliaritana ed ex direttrice dell’ufficio postale di Luogosanto in Gallura. Altobelli è stata accusata di peculato, appropriazione indebita e truffa per aver utilizzato un sistema fraudolento che le ha permesso di appropriarsi dei risparmi di decine di clienti, molti dei quali pensionati, tramite il mancato rinnovo dei buoni fruttiferi delle Poste.
L’indagine che ha portato agli arresti domiciliari dell’imputata è partita nell’estate del 2016, quando una famiglia con un conto aperto presso l’ufficio postale di Luogosanto ha scoperto di avere solo pochi spiccioli sul conto, nonostante dovessero esserci migliaia di euro. Questo ha portato alla prima denuncia ai carabinieri, seguita da decine di segnalazioni da parte di persone che, ignare delle operazioni illecite dell’ex direttrice, si sono ritrovate senza denaro sui loro conti.
Le indagini condotte coinvolsero anche la Guardia di Finanza, sottolineando la gravità e l’entità della frode commessa da Elena Altobelli. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Altobelli avrebbe accumulato circa un milione di euro nel periodo compreso tra il 2002 e il 2016, quando è stata rimossa dall’incarico di funzionaria. L’ex direttrice avrebbe abusato della fiducia dei clienti delle Poste, utilizzando il suo rapporto di conoscenza e confidenza con loro per effettuare trasferimenti di denaro da un conto all’altro, senza che i correntisti ne fossero a conoscenza, creando così gravi squilibri finanziari.
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