Matteo Gregorio, soccorritore marittimo della Guardia Costiera Italiana e orgoglioso ogliastrino d’adozione, si appresta a sfidare nuovamente i propri limiti partecipando a un Ironman.

Questa competizione titanica, che prevede una nuotata di 4 km, seguita da 180 km in bicicletta e infine una maratona di 42 km a piedi, è molto più di una semplice gara sportiva. È un confronto diretto con se stessi, un’opportunità per superare i propri limiti, sia fisici che mentali.

Per Gregorio questa non è la prima avventura volta ad affrontare sfide estreme. Infatti, dopo aver conquistato l’Everesting Challenge, pedalando per 270 km e superando un dislivello di 9 mila metri in 20 ore consecutive, e dopo aver solcato in solitario il perimetro della Sardegna in soli 4 giorni, ora si prepara a esplorare nuovamente territori sconosciuti con l’Ironman di Cervia, in programma per il prossimo settembre.

Ma Matteo non può fare tutto da solo. Per prepararsi adeguatamente a un evento di tale portata, ha bisogno di collaboratori e sponsor che possano fornirgli il sostegno necessario nell’organizzazione e nella logistica. La preparazione per un Ironman richiede un impegno enorme, non solo fisicamente, ma anche in termini di pianificazione, addestramento e supporto logistico. È una sfida che coinvolge non solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito.

Gregorio è determinato a portare avanti questa impresa non solo per se stesso, ma anche per ispirare gli altri e dimostrare che con dedizione, impegno e il giusto supporto, si possono superare le sfide più ardue. È un ambasciatore della resilienza e della determinazione, e la sua storia è un’ispirazione per chiunque voglia spingersi al di là dei propri limiti.

Quattro le vetture incendiate, i due smascherati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

Sono stati denunciati due uomini di 35 e 37 anni, entrambi di origine marocchina, ritenuti responsabili dell’incendio che il 2 ottobre, in via Mazzini a Tortolì, ha distrutto quattro auto.

La loro identificazione è stata possibile grazie alle riprese delle telecamere di videosorveglianza. Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari effettuate questa mattina, gli investigatori hanno trovato indumenti compatibili con quelli indossati durante il rogo e uno zaino contenente una tanica di benzina vuota. Pur risultando formalmente residenti a Bari Sardo e Tortolì, i due vivevano all’interno di un’auto abbandonata in una concessionaria di veicoli usati della città.

Le indagini proseguono sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria competente.