In Sardegna ci sono tre parchi dedicati ai dinosauri: ecco dove

Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri: ecco dove
Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri. Scopriamoli insieme.
Il primo si trova nel nuorese, a Bitti. Si chiama “Bittirex” e mette in mostra, in un enorme e verde parco, le riproduzioni fedeli dei dinosauri più famosi.
BittiRex è un evento culturale realizzato in collaborazione con “Dinosauri in Carne e Ossa”, il brand 100% italiano riconosciuto in tutto il mondo che associa l’intrattenimento a contenuti scientifici garantiti da paleontologi e professionisti del settore. Un appassionante viaggio nella Preistoria che accompagna il visitatore alla scoperta dei giganteschi dinosauri dominatori dell’Era Mesozoica.
Il parco in pillole:
- Intrattenimento e cultura scientifica
- 10 ricostruzioni a grandezza naturale di dinosauri
- Pannelli didattici per soddisfare ogni curiosità
- Ricostruzioni virtuali e fondali di ambientazione
- Sezione come si costruisce un dinosauro
- La Paleontologia in Sardegna: racconto delle ultime scoperte
- Visite guidate, laboratori e giornate evento a tema, per la scuola e per la famiglia
- Il parco è stato creato da un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti in tutte le fasi di realizzazione.
Il secondo parco si trova, invece, all’interno del più noto “Sardegna in miniatura”.
Il meraviglioso Filet di Bosa nell’interpretazione artistica di Anna Gardu: provate a indovinare i “materiali” usati!

Le sue creazioni non solo incantano per la loro bellezza, ma sono riconosciute a livello internazionale come espressioni autentiche dell’identità sarda.
Nata a Oliena, cuore pulsante di storia e tradizioni sarde, Anna Gardu è l’erede di una lunga linea di artigiani. Con Creazioni by HÓRO Anna porta avanti una passione di famiglia giunta alla quarta generazione, iniziata dal bisnonno Nicola. Oggi, le sue creazioni non solo incantano per la loro bellezza, ma sono riconosciute a livello internazionale come espressioni autentiche dell’identità sarda.
Una delle sue opere più affascinanti è il Filet di Bosa in versione dolce, un tributo a una delle lavorazioni tessili più antiche e pregiate dell’isola. In questa straordinaria creazione, Anna trasforma un antico ricamo in una base croccante decorata con ghiaccia reale (albume e zucchero), rendendo edibile un patrimonio culturale e simbolico. È un capolavoro che unisce il rigore dell’arte dolciaria alla delicatezza della tessitura tradizionale.
Il filet di Bosa, anticamente nato in ambito marinaro e poi divenuto eccellenza del ricamo femminile, è celebre per la complessità dei suoi disegni – le cosiddette “sas mustras” – motivi figurativi che parlano la lingua della Sardegna. Anna Gardu sceglie come tema la pavoncella, simbolo ricorrente nella cultura isolana, interpretandola con precisione e sensibilità artistica.
Non è un caso se le sue “opere dolci gioiello” siano state esposte in prestigiosi musei come il Mart di Rovereto e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, oltre che in città simbolo dell’arte e della cultura come Parigi, Tokyo e all’Expo di Milano. Con creatività e talento, Gardu sublima gli ingredienti semplici della pasticceria sarda – zucchero, albume, farina – trasformandoli in pezzi unici che raccontano la sua terra.
La sua arte è un ponte tra passato e presente: nei dettagli in ghiaccia si ritrovano le filigrane d’oro dei gioielli tradizionali, i motivi degli antichi costumi sardi, e i decori lignei degli artigiani dell’isola. Ogni dolce è una narrazione, un frammento di memoria, una celebrazione della manualità e dell’identità. Anna Gardu non crea solo dolci: scolpisce la Sardegna nel tempo e nello zucchero.

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