Manca solo un tratto di 515 miglia per raggiungere la pittoresca città portuale spagnola di La Coruña, e dopo un’avventura marina durata 4 mesi, il velista sardo Andrea Mura è prossimo a completare la sua epica impresa nella Global Solo Challenge a bordo del suo fiero compagno di viaggio, il Vento di Sardegna, un’imbarcazione open 50.

Riempiendo le vele con determinazione e coraggio, Andrea Mura ha navigato attraverso gli imprevedibili mari dell’oceano, affrontando le sfide che il vasto e maestoso blu ha posto sul suo cammino. Il suo viaggio, iniziato da Arbatax il 10 luglio 2021, ha testimoniato la sua audacia e la sua passione per il mare. In quell’indimenticabile giorno, nel pittoresco porto di Arbatax, Andrea Mura varò il suo catamarano, il Vento di Sardegna Explorer, in preparazione per la sua ambiziosa circumnavigazione del globo.

Nel mezzo di una cerimonia intrisa di emozioni e orgoglio, sua moglie Daniela, fungendo da madrina, ha sostituito la tradizionale bottiglia di champagne con un gesto più caratteristico della loro terra natia, utilizzando una bottiglia di vino cannonau per battezzare l’imbarcazione. Questo atto simbolico ha reso ancora più tangibile il legame profondo e autentico di Andrea Mura con la sua terra e con il mare che lo circonda.

Ora, mentre il traguardo finale si avvicina, il mondo intero attende con fierezza e ammirazione il trionfo di Andrea Mura, un uomo che ha dimostrato che con determinazione, passione e il sostegno dei propri cari, ogni sogno, anche il più ardito, può diventare realtà.

L’articolo che Vistanet dedicò a quella giornata:

Arbatax, stamattina l’emozionante varo del Vento di Sardegna Explore, del velista Andrea Mura

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A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.