Indagine su aste pilotate in Ogliastra: revocato l’arresto di Gianni Collaro, ha agito correttamente

Il maresciallo Collaro è stato quindi completamente scagionato.
All’esito dell’interrogatorio di garanzia, il GIP del Tribunale di Cagliari, accogliendo le istanze dei difensori, ha revocato la misura degli arresti domiciliari, ritenendo insussistenti i gravi indizi di colpevolezza ed evidenziando la correttezza e legittimità dell’operato del Maresciallo Gianni Collaro, che era finito ai domiciliari il 13 dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta su presunte aste pilotate in Ogliastra.
Il maresciallo Collaro è stato quindi completamente scagionato.
L’INDAGINE
L’indagine, che aveva portato all’arresto del presidente del Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra Francesco Ammendola, del vice Rocco Meloni (anche amministratore delegato di Ali Arbatax) e di un disoccupato di Arzana, riguarda un’asta di appartamenti e terreni di una società con sede a Tortolì, soggetta a procedura fallimentare. Secondo le accuse degli inquirenti Ammendola, Meloni e il disoccupato di Arzana avrebbero turbato l’asta minacciando potenziali partecipanti per favorire il prestanome dell’imprenditore fallito, consentendogli di acquistare gli immobili a un prezzo vantaggioso.
Decadute invece le accuse formulate nei confronti del maresciallo, al quale si imputava di aver fatto accesso indebitamente alla banca dati Sdi per controllare alcune persone che avevano visionato gli immobili all’asta. Queste persone avevano poi rinunciato alla formulazione di offerte.

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