Alla scoperta di Semestene, neanche 160 abitanti, uno dei paesi più piccoli del Logudoro

È uno dei paesi più piccoli del Logudoro, in provincia di Sassari, ed è noto per i suoi antichissimi luoghi di culto.
Semèstene si distende in una fertile vallata solcata da due torrenti, sa Orta e sa Cariasa, ai piedi del monte Benazzosu, uno dei tipici e suggestivi crateri vulcanici del Meilogu, sub-regione del Logudoro, circondato da altri rilievi minori.

Foto Tina Ruggiu
E’ un piccolissimo e caratteristico borgo di origine medioevale di 160 abitanti, conosciuto per l’antica parrocchiale di San Giorgio e, ancor più, per la chiesa romanica di San Nicola di Trullas, che si erge a due chilometri e mezzo dal centro abitato, in aperta campagna, sull’altopiano di Campeda.

Foto da Chiese Romaniche di Sardegna
Dove oggi sorge il santuario, in origine c’era una villa romana di età imperiale, forse nucleo di un importante avamposto. Su di essa, nell’alto Medioevo, furono costruiti un monastero e intorno un borgo (Truddas). Successivamente, certamente prima del 1113, fu eretta la chiesa, poi donata ai camaldolesi, che la annessero al monastero. È uno degli edifici più interessanti nel panorama romanico sardo: insieme alla purezza delle forme architettoniche della facciata, sono bellissimi gli affreschi che ne decorano l’interno, risalenti a inizio XIII secolo.

Foto Tina Ruggiu
Attorno alla parrocchiale di San Giorgio si articola, con uno sviluppo quasi radiale, l’abitato di Semestene Nou, ‘nuovo’ per differenziarlo dall’antico borgo di Truddas. Il suo territorio fu abitato molto prima dell’occupazione romana, sin dalla preistoria, come testimoniano i resti di numerosi nuraghi.

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