Secondo le credenze popolari sarde di un tempo il paffuto e candido pennuto chiamato in “Limba” “sa stria” (barbagianni) sarebbe stato presagio di morte.

Questo però a determinate condizioni: quando fosse passato sopra la testa di una persona emettendo il proprio verso, oppure quando avrebbe volteggiato più volte su una casa.

Per evitare l’influsso malefico del rapace notturno, le persone, appena sentito il grido dell’animale, avrebbero dovuto correre a trovare un riparo.

Inoltre in alcune parti dell’Isola si pensava che l’ombra dell’animale fosse causa di malattie.

Anche le donne brutte e cattive in senso figurativo venivano chiamate con il poco lusinghiero appellativo di “stria”.

Eppure il barbagianni ha un ruolo fondamentale per l’agricoltura e nella storia dell’arte ha ispirato vari artisti.

Grande partecipazione ieri sera alla Biblioteca Comunale di Tortolì per la presentazione di “La rotta delle stelle”, il nuovo romanzo della scrittrice Cristina Caboni. L’evento ha offerto al pubblico l’occasione di dialogare direttamente con l’autrice sui temi centrali della sua ultima opera.

Nel corso della serata, Cristina Caboni ha illustrato il percorso creativo che ha guidato la stesura del romanzo, concentrandosi in particolare sul valore dell’ascolto, sulla capacità di affrontare i cambiamenti della vita e sulla ricerca del proprio cammino personale.

Cristina Caboni

Il dibattito, condotto da Giuditta Sireus, ha permesso di esplorare a fondo le atmosfere, le suggestioni e i retroscena del libro. L’incontro si è trasformato in un confronto vivo e partecipato, con il pubblico che ha contribuito con domande e riflessioni personali. La Biblioteca Comunale ha così assolto pienamente alla sua funzione di spazio culturale condiviso, dove voci diverse si sono intrecciate attorno alla trama del libro e ai suoi significati più profondi.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Tortolì in collaborazione con il Club di Jane Austen Sardegna e la Biblioteca Comunale stessa.