Talvolta le passioni si manifestano presto e sfociano in un fuoco che arde e scoppietta nel cuore di chi le prova: ed è proprio questo il caso.

Del resto, Michele Porcheddu, il 15enne di Thiesi che su Instagram spopola con la pagina “Le_delizie.di.michele”, ha iniziato presto ad affascinarsi al mondo della cucina. Non in maniera fredda e distaccata, ma – appunto – con grande ardore, mescolando ingredienti e creando dei piatti che odorano di tradizione. Sì, perché Porcheddu mette la nostra Isola al centro delle sue creazioni.

«La cucina comprende tutto, cucinare significa anche conoscere la storia degli ingredienti: se ci immergiamo nella tradizione, conosciamo le nostre origini e la nostra storia. Mi ha fatto conoscere il mondo della storia della gastronomia il signor Giovanni Fancello, esperto in storia e cultura del cibo e della tradizione sarda, mentre le preparazioni tradizionali me le ha insegnate mia nonna.»

Porcheddu è anche il più giovane esponente di gastronomia in Sardegna, ha scritto alcuni articoli per La Nuova Sardegna e parla su Radio Sintony. «Uno dei miei primi giochi? Una cucina giocattolo: mi divertivo a creare cibo con la plastilina.» Ma questo non basta al piccolo Michele, che ha già il suo sogno personale, quindi quando vede mamma e papà e le nonne cucinare non può fare a meno di buttarsi a capofitto tra sapori e odori.

La svolta, la vera svolta, avviene però nel 2020, durante la pandemia: «Ero sempre a casa, ovviamente guardavo vari video di cucina e sapevo già fare qualcosa, così ho deciso di condividere ciò che sapevo fare sui social: la mia pagina è nata così.» Ma non solo tradizione, anche un pizzico di originalità – che non guasta mai.

«Sperimento spesso nuove ricette e nuovi sapori. Ho provato il tiramisù sicuro (con la crema pasticcera senza uova crude) e provo sempre ad abbinare creme con altre preparazioni (sformato di zucchine con crema di patate).» E avere una community che lo segue è sicuramente una grande emozione.

«Mi fa stare bene e ne sono molto contento. Ringrazio sempre i miei follower perché mi sostengono sempre e senza di loro non sarei a questi “livelli”. Ringrazio sempre anche la mia famiglia/genitori perché mi sono sempre di supporto, insieme alla mia scuola e agli amici.»

E alla domanda: cosa vuoi fare da grande, be’, ha quindici anni, il mondo è suo e ancora non sa bene quali strade vorrebbe percorrere. «Il futuro ancora non riesco ad immaginarlo, non so cosa vorrei fare da grande. Mi piacerebbe continuare con Instagram, ma non mi dispiacerebbe fare anche il critico gastronomico oppure studiare le scienze degli alimenti.» Insomma, un curriculum già bello pieno che ci lascia tutti curiosi per il futuro.

Le ricerche condotte nel sito archeologico di S’Arcu ‘e is Forros hanno portato alla luce una serie di ambienti disposti intorno a uno spazio centrale, rivelando nuovi elementi sulla vita e l’organizzazione degli insediamenti antichi.

Foto del Comune di Villagrande

Tra i reperti più significativi, frammenti ceramici hanno permesso di ricostruire un’anfora con iscrizione fenicia, una testimonianza di grande valore storico e culturale.

Si può ammirare l’anfora alla mostra “UR – Unità Residenti” presso il Museo Archeologico di Nuoro, inaugurata ieri. L’esposizione rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza della storia antica del territorio di Villagrande, tra culture e civiltà che hanno lasciato tracce indelebili nella Sardegna.