In Sardegna ci sono tre parchi dedicati ai dinosauri: ecco dove
Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri: ecco dove
Se volete regalare ai vostri bambini un weekend diverso dal solito, sappiate che in Sardegna ci sono ben tre parchi tematici dedicati ai dinosauri. Scopriamoli insieme.
Il primo si trova nel nuorese, a Bitti. Si chiama “Bittirex” e mette in mostra, in un enorme e verde parco, le riproduzioni fedeli dei dinosauri più famosi.
BittiRex è un evento culturale realizzato in collaborazione con “Dinosauri in Carne e Ossa”, il brand 100% italiano riconosciuto in tutto il mondo che associa l’intrattenimento a contenuti scientifici garantiti da paleontologi e professionisti del settore. Un appassionante viaggio nella Preistoria che accompagna il visitatore alla scoperta dei giganteschi dinosauri dominatori dell’Era Mesozoica.
Il parco in pillole:
- Intrattenimento e cultura scientifica
- 10 ricostruzioni a grandezza naturale di dinosauri
- Pannelli didattici per soddisfare ogni curiosità
- Ricostruzioni virtuali e fondali di ambientazione
- Sezione come si costruisce un dinosauro
- La Paleontologia in Sardegna: racconto delle ultime scoperte
- Visite guidate, laboratori e giornate evento a tema, per la scuola e per la famiglia
- Il parco è stato creato da un team interamente italiano con la consulenza di paleontologi professionisti in tutte le fasi di realizzazione.
Il secondo parco si trova, invece, all’interno del più noto “Sardegna in miniatura”.
Lo sapevate? Anche i culurgiones hanno delle cugine: si chiamano is cocoeddas e sono tipiche di un paese
Il ripieno è composto da ingredienti semplici, tipici della tradizione esterzilese.
Is cocoeddas sono le “cugine” dei più conosciuti culurgionis. La pasta, detta su su pillu, è la stessa che viene utilizzata per la preparazione de is culurgionis ed è composta principalmente da farina, semola e acqua e viene lavorata come facevano le nostre mamme e le nostre nonne.
Il ripieno è composto da ingredienti semplici, tipici della tradizione esterzilese. Vengono amalgamate insieme patate bollite accuratamente schiacciate, il formaggio in salamoia (su casu ‘e fitta), i ciccioli di maiale (s’erda) e infine la cipolla, tagliata finemente e fatta rosolare nello strutto.
Poi si friggono nell’olio bollente e si mangiano accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso. Una bontà che si può gustare nel mese di agosto a Esterzili in occasione della sagra “De is cocoeddas”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA