Gianfranco Zola nella “Hall of fame” della Figc: Magic Box entra nel club delle leggende

"Grazie Figc" ha dichiarato l'ex fuoriclasse di Oliena che ha militato in Torres, Napoli, Parma, Chelsea e Cagliari.
Uno sguardo al prossimo futuro, per centrare la qualificazione agli Europei, e un occhio al passato, per ricordare i grandi protagonisti di ieri e sperando di proiettare certi messaggi anche nel calcio di domani: nel primo giorno di raduno della Nazionale, Coverciano ha ospitato l’undicesima edizione della Hall of Fame, la cerimonia che celebra i protagonisti e le protagoniste che hanno segnato la storia del calcio italiano.
L’evento – ospitato nell’auditorium di Coverciano e trasmesso in diretta tv su Rai2, condotto dal giornalista Rai Alberto Rimedio – ha visto anche la presenza sul palco del Ct Luciano Spalletti, del capo delegazione azzurro, Gianluigi Buffon, e del capitano della Nazionale, Gianluigi Donnarumma, oltre al Ct della Nazionale femminile, Andrea Soncin, e a parte della squadra azzurra tra il pubblico.
Tra coloro che sono entrati nella Hall of Fame del calcio italiano in questa edizione anche il campione del mondo del 1982, Alessandro Altobelli (per la categoria ‘veterano italiano’); l’ex fantasista azzurro e attuale vice presidente della Lega Pro, Gianfranco Zola (giocatore italiano), l’attaccante della Juventus Women, Cristiana Girelli (giocatrice italiana), l’ex presidente dell’Inter ‘dei record’, Ernesto Pellegrini (dirigente italiano); l’ex calciatore di Juventus e Real Madrid, Zinedine Zidane (calciatore straniero), e José Mourinho (allenatore. Questi ultimi tre non erano presenti oggi a Coverciano a ritirare il premio).
“Grazie Figc” ha dichiarato l’ex fuoriclasse di Oliena che ha militato in Torres, Napoli, Parma, Chelsea e Cagliari.
Durante la cerimonia sono stati consegnati inoltre dei premi alla memoria a Siniša Mihajlović, Erno Egri Erbstein e Mario Sconcerti, protagonisti – con differenti ruoli e in epoche diverse – del nostro calcio.
Istituita nel 2011 dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio, la Hall of Fame intende valorizzare la storia, la cultura e il patrimonio del nostro calcio, arricchendosi ogni anno di nuove figure, selezionate da una giuria composta dal presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, Gianfranco Coppola, e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali – nelle persone di Federico Ferri (direttore Sky Sport), Guido Vaciago (direttore Tuttosport), Stefano Barigelli (direttore Gazzetta dello Sport), Alberto Brandi, (condirettore con delega allo Sport NewsMediaset), Ivan Zazzaroni (direttore Corriere dello Sport e Guerin Sportivo) e Piercarlo Presutti (responsabile Sport ANSA) – oltre a Matteo Marani, in qualità di presidente della Fondazione Museo del Calcio.
“Siamo onorati – ha sottolineato in apertura di cerimonia il presidente della FIGC, Gabriele Gravina – di dedicare ogni anno un riconoscimento a chi ha scritto pagine importanti della storia del calcio. Lo facciamo convinti e con impegno, perché riteniamo che faccia parte della nostra mission. Chi si prende cura del calcio, in tutte le sue dimensioni, deve avere anche la capacità di rispettare la memoria e tramandarne i valori alle future generazioni. Si tratta di un riconoscimento che parla in maniera diretta al cuore dei tifosi: è per questo motivo che abbiamo voluto organizzare questa edizione a Coverciano, la Casa delle Nazionali azzurre e sede del Museo del Calcio Italiano, proprio per sottolineare come gli eroi della Hall of Fame siano patrimonio di tutti. Ed è significativo che la cerimonia si sia svolta oggi, nel giorno in cui abbiamo voluto testimoniare alle società di Prato colpite dall’alluvione la nostra vicinanza”.
“Credo che far parte della Hall of Fame – ha evidenziato Buffon – sia la più grande gratificazione che uno possa ricevere, perché significa entrare nel ricordo di tutti gli sportivi. Ho finito la mia carriera soddisfatto di tutto quello che ho ottenuto, ma soprattutto per quello che ho condiviso, mettendo le soddisfazioni di squadra davanti agli individualismi”.

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