Lo sapevate? In una chiesa sarda c’è un bellissimo affresco dell’albero della vita

Scopri l’affresco dell’albero della vita, un capolavoro che ti lascerà a bocca aperta e che racconta la storia di un’intera comunità attraverso simboli e allegorie. Pronto per un viaggio nel tempo? Scopriamo insieme questa meraviglia
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Il Complesso della Cattedrale romanica di San Pantelaeo è una delle più importanti chiese medievali della Sardegna e si trova nel centro storico di Dolianova, una cittadina situata a circa 20 km da Cagliari. Grazie alla sua posizione geografica, la città è nota per la sua attività agricola.
La cattedrale, che è stata un luogo di culto fin dall’epoca paleocristiana, è stata costruita in tre fasi tra il XII e il XIII secolo. La sua costruzione è stata completata tra il 1261 e il 1289 dalle stesse maestranze che lavoravano alla chiesa di Santa Maria di Bonarcado. L’edificio è stato realizzato in pietra arenaria in stile romanico con alcuni elementi gotici e presenta decori floreali, geometrici, antropomorfi e mitologici. L’ingresso principale è caratterizzato da un marmo inciso con serpenti.

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All’interno della cattedrale, che ha tre navate, si possono ammirare gli affreschi medievali nell’abside, tra cui uno rappresentante “l’Albero della Vita”, e sul fianco il “Retablo di San Pantaleo”.
Questi affreschi, considerati delle vere e proprie opere d’arte, sono stati realizzati tra la fine del XV secolo e i primi del XVI secolo.

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(VIDEO) Vinicio Capossela incanta Lanusei con un duetto speciale con Gabriele, 12 anni

GUARDA IL VIDEO Il momento più toccante è arrivato sul finale, con l’esecuzione di “Ovunque proteggi”, brano dedicato alla memoria del tenore Gianluca Floris, scomparso nel 2022. Al suo fianco, Capossela ha voluto Gabriele Chiesa, 12 anni, giovane chitarrista cagliaritano conosciuto poche ore prima nella hall dell’hotel. Il ragazzo, figlio di un amico del tenore, stava suonando proprio quel brano. Colpito dal suo talento, Capossela lo ha invitato a partecipare alle prove e poi all’esibizione.
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Centinaia di persone hanno affollato ieri sera il piazzale dell’Istituto Salesiano di Lanusei per il concerto di Vinicio Capossela, protagonista del cartellone estivo del Rocce Rosse Blues. Un live ricco di suggestioni, tra omaggi alla Sardegna e momenti di pura emozione.
Capossela ha aperto lo spettacolo con un chiaro tributo all’identità sarda, portando sul palco le tradizionali maschere di Ottana. A sorprendere il pubblico è stata poi una travolgente improvvisazione di “Gambale Twist” di Benito Urgu, accolta con entusiasmo e partecipazione.
Con i brani del suo tour “Le sirene”, il cantautore ha alternato momenti visionari a passaggi più intimi, riuscendo – con la sua consueta delicatezza – a lanciare un messaggio di pace, con riferimento ai principali teatri di guerra del momento. Senza retorica, ma con forza poetica, Capossela ha ricordato quanto sia urgente immaginare un mondo diverso.

Vinicio Capossela a Lanusei
Il momento più toccante è arrivato sul finale, con l’esecuzione di “Ovunque proteggi”, brano dedicato alla memoria del tenore Gianluca Floris, scomparso nel 2022. Al suo fianco, Capossela ha voluto Gabriele Chiesa, 12 anni, giovane chitarrista cagliaritano conosciuto poche ore prima nella hall dell’hotel. Il ragazzo, figlio di un amico del tenore, stava suonando proprio quel brano. Colpito dal suo talento, Capossela lo ha invitato a partecipare alle prove e poi all’esibizione.
Un duetto inaspettato e commosso ha chiuso il concerto tra lunghi applausi. Una serata che ha unito musica, memoria e impegno, e che Lanusei difficilmente dimenticherà.
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