«Aiuto, mamma non si sveglia!»: bimba di 4 anni di Senorbì salva la mamma videochiamando la nonna

Dopo una notte di lavoro, Valentina – di Senorbì – alle 8 si accoccola accanto alla figlia di 4 anni e prova a dormire. Ma la piccola capisce presto che qualcosa non va: la mamma ha gli occhi girati in bianco e non risponde. Allora videochiama la nonna, chiedendo subito aiuto La vicenda della piccola Marta, che salva la sua mamma
«Mamma, mi prometti che non farai mai più gli occhi da morta?»
È questo che ancora la piccola Marta, oggi cinque anni, chiede ogni tanto. Lo spavento è passato, del resto è trascorso un anno da quel giorno di inizio maggio 2022 quando la piccola di quattro anni aveva letteralmente salvato la vita della mamma, l’oggi 24enne Valentina Schirru, di Senorbì. Adesso mamma Valentina, diabetica fin da piccola, è molto più controllata con il microinfusore e i sensori, ma la piccola ci ha messo un po’ di tempo per tranquillizzarsi: nel primo periodo dopo quel fatidico giorno non voleva nemmeno andare all’asilo, per non lasciarla da sola.
Ma andiamo indietro di un anno e qualche mese.
Valentina, che oggi lavora come cameriera, all’epoca fa le notti da una signora del posto. Quella notte in particolare è particolarmente dura: per uno strano caso del destino, sia la ragazza che la signora stanno poco bene, quindi entrambe non dormono.
Valentina poi, per un percorso particolare, fa una dieta che la rende stanca. Mangia bene, ma meno di come mangiasse prima, e fatica a sentirsi in forma.
Unendo la stanchezza e la debolezza viene fuori la tragedia, per fortuna solo sfiorata, di quella mattina.
Torna intorno alle 8 del mattino a casa, non vede l’ora di chiudere gli occhi per un pochino, quindi non fa nemmeno colazione. Il suo compagno esce per andare al lavoro, mentre la piccola Marta si accoccola a lei sul letto, guardando i cartoni.
Ma a un certo punto, dopo qualche ora, Marta prova a chiamare la mamma. «Mamma, mamma, svegliati» prova la piccina, ma nessuna risposta. La mamma ha gli occhi girati in bianco.
Allora la bimba fa una cosa che mamma e papà le hanno insegnato. In preda al panico ma anche lucida, entra sulla schermata WhatsApp della mamma e clicca sull’icona della nonna, madre di Valentina. Fa partire una videochiamata.
«Mamma non si sveglia, aiutami.»
La nonna con una mano tiene il telefono, rassicura la nipote e capisce dallo stato della figlia – che Marta mostra tramite video – che la cosa è seria. Con l’altra, però, chiama subito un’ambulanza. Parla con lei, la tranquillizza e le dice che in pochi minuti sarebbe arrivata a darle una mano a svegliare la mamma. Le dice anche di scendere e aprirle il portoncino. E Marta esegue gli ordini in maniera pedissequa, senza tentennamenti.
Arrivano anche i medici. Marta viene fatta allontanare mentre Valentina viene soccorsa. Si sveglia dopo qualche ora grazie a una puntura di glucagone. Rimane stordita per tutto il giorno ma è sveglia. Sta bene.
Di quell’esperienza solo un brutto ricordo, ma questa vicenda insegna quando possono essere forti i bambini, della tenacia e del sangue freddo che, nonostante l’età, sanno mostrare.

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