Credenze popolari sarde. Perché si dice porti male rovesciare olio e sale?
In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
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In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
Ci sono molte credenze popolari che si tramandano da generazioni in cucina, ma le più famose e conosciute sono quelle relative all’utilizzo di sale e olio.
Il sale, da sempre considerato un bene pregiato, era utilizzato già dagli antichi Romani come strumento di commercio e di pagamento ( da qui il termine “salario”). Rovesciare accidentalmente sale sulla tavola è considerato quindi un presagio di sfortuna e in particolare un segno che denota una futura perdita di denaro.
Inoltre, è molto diffusa la credenza che il sale “non debba passare di mano in mano”, perché in un passaggio della Bibbia si dice che Giuda avesse sparso del sale poco prima di tradire Gesù nell’ultima cena.
Simile è il caso dell’olio. L’olio, tanto apprezzato da essere conosciuto come “oro liquido”, è sempre stato considerato un alimento prezioso e ricco sin da tempi antichi. Involontariamente sciupare dell’olio, versandolo sulla tavola o a terra, è ritenuto un simbolo di spreco e di una sorta di maledizione: un annuncio di sventura e povertà.
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Lanusei, il regalo che vale il futuro: approvato il nuovo Piano Urbanistico Comunale

È questo il vero regalo alla comunità: meno incertezze, regole più chiare e nuove possibilità di programmazione.
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Un dono che pesa più di qualunque pacco sotto l’albero. Quest’anno l’Amministrazione comunale di Lanusei consegna alla città un risultato atteso da tempo: l’approvazione definitiva del Piano Urbanistico Comunale (PUC), uno strumento fondamentale per lo sviluppo e la programmazione del territorio.
Si tratta dell’esito di un lavoro lungo e complesso, costruito passo dopo passo attraverso studio, confronto e rispetto rigoroso delle norme. Un percorso che ha richiesto tempo, pazienza e senso di responsabilità, portato avanti in uno spazio di manovra limitato, tra vincoli legislativi e passaggi istituzionali stringenti, ma con un obiettivo ben definito: dare a Lanusei certezze sul proprio futuro.
Il PUC non è soltanto un insieme di tavole tecniche e regole urbanistiche. È una visione strategica che indica come la città intende crescere, come vuole tutelare il proprio paesaggio, mettere in sicurezza il territorio e offrire risposte concrete a cittadini, famiglie, imprese e giovani che desiderano investire e costruire il proprio domani a Lanusei.
Dopo anni di attese, sollecitazioni e un lavoro spesso silenzioso, la città dispone finalmente di uno strumento urbanistico aggiornato, coerente con il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) e con il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), capace di garantire maggiore chiarezza, stabilità e prospettiva.
È questo il vero regalo alla comunità: meno incertezze, regole più chiare e nuove possibilità di programmazione. Un punto di partenza solido per affrontare le sfide future con maggiore consapevolezza e sicurezza. Lanusei guarda avanti, con radici ben piantate e uno sguardo più certo verso il domani.
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