Credenze popolari sarde. Perché si dice porti male rovesciare olio e sale?

In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
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In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
Ci sono molte credenze popolari che si tramandano da generazioni in cucina, ma le più famose e conosciute sono quelle relative all’utilizzo di sale e olio.
Il sale, da sempre considerato un bene pregiato, era utilizzato già dagli antichi Romani come strumento di commercio e di pagamento ( da qui il termine “salario”). Rovesciare accidentalmente sale sulla tavola è considerato quindi un presagio di sfortuna e in particolare un segno che denota una futura perdita di denaro.
Inoltre, è molto diffusa la credenza che il sale “non debba passare di mano in mano”, perché in un passaggio della Bibbia si dice che Giuda avesse sparso del sale poco prima di tradire Gesù nell’ultima cena.
Simile è il caso dell’olio. L’olio, tanto apprezzato da essere conosciuto come “oro liquido”, è sempre stato considerato un alimento prezioso e ricco sin da tempi antichi. Involontariamente sciupare dell’olio, versandolo sulla tavola o a terra, è ritenuto un simbolo di spreco e di una sorta di maledizione: un annuncio di sventura e povertà.

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Dal cuore dell’Ogliastra al grande schermo: Mattia Serra entra nel cast di Banditos e Balentes 2

Tra i protagonisti selezionati attraverso i casting spicca un nuovo volto sardo: Mattia Serra, 34 anni, panettiere di Talana
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Il sequel di Banditos e Balentes, diretto da Fabio Manuel Mulas, prende forma con i primi ciak previsti per la prossima primavera. Dopo il successo de “Bandidos e Balentes. Il codice non scritto”, la pellicola più premiata di sempre in Sardegna con tantissimi riconoscimenti internazionali, Mulas torna con una nuova avventura cinematografica interamente girata sull’isola. La produzione, affidata alla Nuragica Film, ha scelto location iconiche come il Parco Nazionale dell’Asinara, la Barbagia di Ollolai e l’Ogliastra.
Tra i protagonisti selezionati attraverso i casting spicca un nuovo volto sardo: Mattia Serra, 34 anni, panettiere e orgogliosamente ogliastrino. Appassionato di cavalli da caccia, calcio e storia del banditismo in Sardegna, Serra ha conquistato la produzione per la sua naturalezza e grinta davanti alla macchina da presa.
Mattia è il secondo dei nove protagonisti ufficialmente scelti per il film, pronto a portare sul grande schermo energia e autenticità.

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