Tortolì, speciale elezioni. Intervista al candidato sindaco Fabrizio Porrà
Il programma, le esperienze, le idee per il futuro e le considerazioni sul passato di Tortolì di Fabrizio Porrà, candidato sindaco con la lista "Obiettivo 2030"
Fabrizio Porrà, insegnante classe 1965, oggi si racconta ai nostri lettori in vista delle elezioni del 28 e 29 maggio che lo vedono candidato alla carica di sindaco con la lista “Obiettivo 2030”.
Partiamo dalla situazione attuale in cui si trova Tortolì. Qual è il suo giudizio sull’operato della precedente amministrazione?
La precedente amministrazione ha visto il forte impegno di buona parte di noi che con grande energia ha lavorato su temi importanti. Il sottoscritto, la collega Michela Iesu (delegati ma senza assessorato, senza alcuna indennità o alcun rimborso) e la collega assessora Emanuela Laconca hanno operato con dedizione nell’interesse della comunità portando a casa, nonostante due anni su tre siano stati “tarpati” dalla pandemia, importanti risultati che mi propongo a breve di portare alla conoscenza degli elettori con uno specifico comunicato. Anticipo soltanto che la ben nota “lunghezza” degli iter amministrativi ha fatto sì che alcuni procedimenti non siano giunti a maturazione e altri siano giunti a maturazione verso la fine prematura della nostra esperienza amministrativa. Altri attendono di essere completati dalla nuova squadra di governo quasi completamente rinnovata e rinvigorita.
Cosa pensa di poter offrire alla sua comunità, nel caso in cui venisse eletto Sindaco? Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?
Innanzitutto la libertà, attraverso una serie di valori, di regole e di principi che assicurino a qualunque cittadino, e non, di potersi rapportare alla macchina amministrativa con la consapevolezza di non dover passare prima dal “referente politico” per poter esercitare i propri diritti. Sul piano operativo generale credo di poter offrire una prospettiva di rilancio di tutta la città, un rinnovato orgoglio di appartenenza, la rivitalizzazione, in sintonia e sinergia con i principali attori socio economici, del nostro sistema economico.
Le priorità della mia azione: avviare tutte le opere che attendono lo start up, in quanto già pronte alla cantierizzazione; mettere “al sicuro” lo “status quo” del sistema economico quale base di ripartenza per la sua rinascita e la sua evoluzione; sostegno alle imprese dei vari comparti per sollecitare un’azione corale e di rete sul modello avviato nel settore turistico con il progetto di marketing territoriale che vede coinvolti operatori economici, Università, Amministrazione; Ascolto delle fasce deboli e disagiate, provate anche dalla pandemia sanitaria ed economica, per predisporre risposte immediate, mirate e sistemiche.
Quali sono le doti che farebbero di lei un buon Sindaco per la nostra comunità?
Auto elogiarsi non è semplice senza risultare presuntuosi. Cercherò di fare del mio meglio. Nel mio percorso di vita, di studio e di lavoro ho avuto la fortuna di vivere a Cagliari, in Toscana, in Liguria. Ho viaggiato molto, in Europa e non solo, per studio e per lavoro portando sempre con me la mia grande curiosità e il mio spirito di osservazione anche con la speranza, un giorno, di poter implementare e adattare alcune idee sviluppate in contesti socio economici più evoluti ma anche cosa non fare, quali miraggi non inseguire.
Mi sono diplomato in Ragioneria, laureato in Economia, sono docente di Economia e gestione delle imprese turistiche e le discipline economiche sono sempre state la mia passione. Sono fermamente convinto che, da tempi immemorabili, l’economia intesa come forma razionale, efficace ed efficiente di soddisfazione dei bisogni umani, a valere nel tempo e il “sano” sviluppo economico distribuito, siano la base della libertà, del benessere, della dignità della persona anche nella nostra bella città.
Tortolì è una cittadina a vocazione turistica: quali saranno le azioni volte a sviluppare questo settore?
Il turismo rappresenta una parte consistente del nostro sistema economico, ha una notevole attitudine a sviluppare indotto, è compatibile con grandi strutture ma anche con micro iniziative, se governato è anche ecocompatibile e ecosostenibile, ha ricadute indirette ma anche dirette sui singoli, rappresenta il settore con maggiori prospettive di crescita. Disponiamo inoltre di due grossi vantaggi competitivi: un prodotto altamente differenziato, la presenza sul territorio di operatori economici di ottimo livello e di imprenditori di alto profilo con elevata massa critica.
Il primo passo sarà quello di enucleare e veicolare un prodotto identitario che con un elevato grado di specificità nel contesto italiano ed europeo regga il prezzo e lo scontro con le economia turistiche consolidate e con quelle emergenti. Al tempo stesso bisogna “correre” per diminuire il gap infrastrutturale fisico e digitale, nella mobilità e nei trasporti per garantire una adeguata connettività aerea e marittima e con i principali hub e con i mercati di sbocco del nostro prodotto turistico.
Pianificazione territoriale: che interventi avete in mente per migliorare il territorio? Quali opere e lavori urbanistici porterete avanti, qualora eletti?
La città è in evoluzione, la crescita è stata per certi versi veloce e in alcuni casi poco sistemica e armonica. Tra i vari interventi che necessitano di risposta il primo sforzo sarà quello di dare avvio al più importante progetto di ricucitura della città dagli anni 70 ad oggi, progetto già finanziato e che ho portato avanti personalmente in qualità di delegato all’Urbanistica. Ricongiungeremo in modo definitivo il Viale Monsignor Virgilio al Parco La Sughereta e da lì ad Arbatax con un percorso ciclo pedonale già finanziato con funzione anche di mitigazione dell’impatto visivo degli impianti Saipem nel tratto della S.S. 125 tra la Sughereta e la Torre di San Miguel ad Arbatax. Ho altresì avviato le progettazioni per la pista ciclo pedonale per Orrì e fino alla fine della spiaggia della Capannina di cui però occorre trovare la copertura finanziaria.
La città soffre altresì delle opere di urbanizzazione di base di alcuni quartieri sorti 20-30 anni fa in parte privi di pianificazione urbanistica (edilizia spontanea) per i quali si dovrà intervenire in modo massiccio. Solleciteremo gli enti competenti per il completamento di alcune opere strategiche quali la stazione marittima e il piazzale degli Scogli rossi e il completamento del polo scolastico di Monte Attu.
Qual è la sua posizione sulla situazione in cui versano porto e aeroporto?
Si tratta di due asset strategici per lo sviluppo economico, la cui mancata messa a sistema ha contribuito alla sofferenza del nostro sistema economico nel suo complesso.
Il comparto turistico ha, solo in parte, potuto supplire attraverso gli scali marittimi di Olbia e Porto Torres e quelli aerei di Cagliari, Olbia e Alghero. Altri settori hanno sofferto parecchio della mancanza di collegamenti o della scarsa presenza.
Il mio proposito è quello di attivarmi ai vari livelli per inserire questi due assets strategici nella filiera produttiva integrandone verticalmente sia i sevizi di trasporto sia la logistica che ne consegue.
Il porto sembrerebbe, nell’aspetto strutturale, sulla buona strada essendosi avviati importanti investimenti di riqualificazione. Il nuovo Piano Regolatore portuale inoltre potrà contribuire a rendere maggiormente sistemico il suo funzionamento e a senza dubbio con lo stimolo dell’amministrazione favorirà un approccio a rete tra tutti gli operatori.
L’aeroporto continua a soffrire di una grave crisi da sovra indebitamento che fino ad oggi ne ha impedito la sua naturale e auspicabile ricollocazione sul mercato e la partnership con primari operatori del settore sia sardi sia nazionali sia internazionali. La ristrutturazione del debito con un ruolo determinante della Regione e dello Stato rappresentano il primo tassello del suo rilancio a favore di tutto il territorio della Sardegna centro orientale. I massicci investimenti di adeguamento necessari, gli enormi costi di gestione dello scalo, la presumibile piena operatività al sevizio del turismo prevalentemente stagionale ne rendono difficile “una gestione domestica”.
Attività produttive: come vorreste promuovere il tessuto imprenditoriale tortoliese?
La città vede la presenza di gruppi imprenditoriali importanti alcuni guidati saldamente da nostri illustri concittadini, altri appartengono a gruppi multinazionali e operano con nostro grande orgoglio nel territorio esportando i loro prodotti finiti nei mercati internazionali. Il commercio è molto sviluppato confermando la città di Tortolì il centro commerciale naturale dell’intera Ogliastra e in alcuni casi di parte della Provincia di Nuoro. Alcuni settori commerciali devono essere rafforzati e incoraggiati, pur in un regime di libero mercato, perché è ancora forte la corsa agli acquisti verso Cagliari e altri maggiori centri sardi ma è ancora più forte la corsa agli acquisti online. Entrambe i fenomeni impoveriscono la nostra economia privandoci di buona parte dell’effetto moltiplicativo dell’economia circolare indotta dalla spendita in loco dei nostri redditi.
Esistono inoltre importanti realtà, talune sviluppatesi nell’indotto di settori trainanti quali turismo, carpenteria metallica, leggera e pesante, trasporti, meccanica.
Il mio auspicio per lo sviluppo è da una parte quello dello sviluppo di un maggiore approccio a rete e consortile per abbattere i costi generali e fissi e dall’altro una maggiore indipendenza operativa nei vari settori grazie alle professionali acquisite. Altri settori importanti come la pesca, la nautica necessitano di sostegno e di adeguati servizi a terra anche attraverso il riordino degli spazi portuali. L’agricoltura necessita di un importante rilancio anche attraverso un approccio a rete e puntando su prodotti biologici e di nicchia.
Come intende affrontare le situazioni di marginalità sociale del territorio?
Con azioni e strumenti preliminari: dialogo e iniziative culturali rivolte alle scuole e ai giovani, potenziando i centri di ascolto in coordinamento con gli altri enti (ASL);
Attraverso il potenziamento delle risorse da destinare ai nostri servizi sociali rivolti alle fasce fragili, che andrà ad aggiungersi alle risorse già previste dal quadro normativo sia regionale sia statale;
Potenziando le attività di ricerca di risorse e di progettazione del nostro Plus che già offre conforto e assistenza alle fasce deboli;
Attraverso l’apertura del centro di aggregazione sociale su Troccu e in prospettiva altri;
Incoraggiando e sostenendo gli altri istituti presenti in città, favorendone la collaborazione e il coordinamento con: ASL, Diocesi, associazioni, cooperative sociali e Regione.
Cosa pensa del rapporto di Tortolì con gli altri comuni ogliastrini?
Sul piano strategico ritengo che Tortolì, quale “capitale” economica dell’Ogliastra debba rafforzare il suo ruolo di guida quale locomotiva per il rilancio dell’intero territorio e deve altresì favorire la messa a sistema delle tipicità delle altre realtà ogliastrine per aumentare la capacità attrattiva della nostra terra comune.
Per sua natura inoltre la nostra città eroga diversi servizi ai residenti degli altri comuni quali il Poliambulatorio e il sistema scolastico cittadino; La nostra città da sempre concede diverse opportunità di lavoro e di impresa a tanti nostri concittadini ogliastrini; Attualmente Tortolì svolge un lavoro di coordinamento come capofila nel Suape (8 comuni), col Giudice di Pace e col Plus Ogliastra (con 23 comuni e 60mila abitanti circa); Ritengo strategico rafforzare e avere rapporti costruttivi con tutti i 22 comuni dell’Ogliastra soprattutto su temi quali il porto, aeroporto, sanità, trasporti, scuole; Indispensabile allacciare rapporti di dialogo con tutti i comuni per mantenere e riavere un ruolo centrale nel Sistema Ogliastra: vedi la Conferenza socio sanitaria ogliastrina.
Efficientamento energetico, gestione del verde e dei rifiuti, decoro urbano, cartellonistica: come renderete più bella e vivibile la nostra Tortolì?
E’ necessario proseguire con la nostra partecipazione ai bandi dedicati a questi temi e che ci hanno portato all’efficientamento energetico del palazzo comunale e di gran parte delle nostre scuole primarie.
Ancora promuovere accordi pubblico privati che favoriscano l’efficientamento energetico e rendano più green la nostra città: ad esempio dare attuazione immediata al progetto di projet financing sull’intera rete di illuminazione pubblica.
Non basta: occorre rivisitare e potenziare la gestione del verde e dei rifiuti extra contratto con risorse aggiuntive ordinarie, con parte delle risorse da tassa di soggiorno e con le risorse derivanti da un migliore efficacia di controllo per chi non rispetta le regole.
Associazioni, cultura e sport: quale sarà il rapporto tra il Comune e queste realtà, importantissime specialmente per i giovani?
Rappresentano un nostro obiettivo primario: in questa direzione è anche la scelta di candidare due giovanissimi fortemente impegnati tra i giovani. Procedere con iniziative rivolte alle scuole su temi a loro sensibili e non sempre affrontabili dalle famiglie: ciberbullismo, dispersione scolastica. Ad esempio:
Il completamento della istituzione e riconoscimento del museo de Su Logu de S’iscultura darà un contributo importante;
Sara necessario riallacciare e potenziare i rapporti di dialogo con tutte le associazioni presenti nel nostro tessuto sociale e fare sistema con le stesse;
Sullo sport immaginiamo il completamento di alcune infrastrutture sportive già finanziate: palestra scuole primarie, Campo basket e pallavolo Tenda Zinnias, manutenzione straordinaria, se fosse necessaria con mutuo, del campo di calcio Zinnias; valorizzazione patrimonio sportivo;
Valorizzazioni delle associazioni sportive che hanno particolare a cuore le fasce sensibili giovanili.
Sarà importante favorire nella quotidianità un atteggiamento più in sintonia con l’ambiente e con il nostro spazio vitale: piste ciclabili e pedonali in sicurezza etc.
A un indeciso in cabina elettorale cosa direbbe per farsi votare?
Pensa al futuro: vota con il cuore ma soprattutto vota con la testa, vota lista N.3 Fabrizio Porrà Sindaco.
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