Elodie vince il David di Donatello con “Proiettili”: il video è di Roberto Ortu
Alla regia del video della canzone vincitrice troviamo con orgoglio il sardo Roberto Ortu, di San Sperate, che di recente aveva fatto parlare del suo lavoro anche per il video "Due Vite" girato in Sardegna per Marco Mengon
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Elodie ha vinto il suo primo David di Donatello, il premio che celebra il meglio del cinema made in Italy, nella categoria “Miglior Canzone Originale” grazie al brano “Proiettili” contenuto nel film Ti mangio il cuore, pellicola nella quale la cantante ha anche recitato.
«Sono molto emozionata, non me lo aspettavo, ma perché io non vinco mai», ha spiegato Elodie sul palco «L’importante però non è vincere, ciò che importa è fare le cose con amore e incontrare belle persone e io ne ho incontrate tante. Grazie per avermi dato questa possibilità».
Alla regia del video della canzone vincitrice troviamo con orgoglio il sardo Roberto Ortu, di San Sperate, che di recente aveva fatto parlare del suo lavoro anche per il video “Due Vite” girato in Sardegna per Marco Mengoni, altro apprezzatissimo cantante, con il quale duetterà presto proprio Elodie.
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Sapevate che a Osini ci sono due piscine naturali bellissime e quasi segrete?

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo. Oggi vi raccontiamo tutto
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A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.
Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.
Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.
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