In Sardegna c’è una domus de janas decorata talmente bella da chiamarsi “S’incantu”
La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte(e su 3500 totali) scoperte nell’isola.
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La Tomba dell’Architettura Dipinta, nota come S’Incantu, è la più famosa delle quattro Domus de Janas nella necropoli di monte Siseri, nel comune di Putifigari (SS) in Sardegna.
La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte(e su 3500 totali) scoperte nell’isola.
L’interno della tomba raggiunge l’apice dell’arte neolitica grazie alla complessità e all’armonia architettonica, alla ricchezza e alla varietà di decori e colori, e alla ricercatezza legata all’attenzione dei popoli prenuragici nei confronti dei defunti. Fu scoperta nel 1989 ed è datata tra il Neolitico recente e l’Eneolitico (3200-2600 a.C.); essa fu utilizzata sino all’epoca romana.
La tomba si trova lungo il pendio del Siseri, a quota 850 metri, ed è la tomba I del sepolcreto scavato ad anfiteatro. A poche decine di metri di distanza si trovano le tombe II e III, parzialmente danneggiate e soggette all’inondazione a causa del crollo parziale dei loro soffitti. Sul versante opposto del monte, a 700 metri dalle altre tre, si trova la quarta tomba chiamata Badde de Janas, anch’essa danneggiata.
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Giornata contro la violenza sulle donne: Tortolì celebra il 25 novembre tra mostre, incontri e iniziative di sensibilizzazione

Tortolì celebra il 25 novembre con una giornata di sensibilizzazione sulla violenza di genere: ecco tutti gli appuntamenti.
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Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU per tenere alta l’attenzione su una realtà che continua a colpire, ferire e segnare profondamente la vita di molte donne. Anche quest’anno il Comune di Tortolì, su proposta della Commissione per le Pari Opportunità, promuove una serie di iniziative dedicate alla riflessione, alla sensibilizzazione e alla memoria.

Nella mattinata di martedì 25, dalle 11.15 alle 13.15, la Sala Consiliare ospiterà un incontro formativo rivolto alle classi prime dell’I.T.I. e dello I.A.N.A.S., condotto dalla giornalista Roberta Secci dell’associazione Giulia Giornaliste Sardegna. Un momento di dialogo e approfondimento per parlare ai più giovani di violenza di genere e contrasto alle discriminazioni.
In Municipio sarà inoltre allestita la mostra fotografica “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” di Stefania Prandi, visitabile sia al mattino che al pomeriggio secondo gli orari di apertura. Un’esposizione che racconta, attraverso immagini e testimonianze, l’impatto dei femminicidi su chi resta e su intere comunità.
In serata la Torre San Miguel ad Arbatax sarà illuminata di rosso, colore simbolo della lotta alla violenza contro le donne. Sulla facciata verrà inoltre proiettato il numero antiviolenza e stalking, un riferimento essenziale per chi ha bisogno di sostegno.
La mostra fotografica proseguirà poi al Teatro San Francesco, dove resterà aperta fino all’8 dicembre, giornata in cui sarà presentato il libro “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta”, frutto di tre anni di lavoro dell’autrice. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Daniela Usai.
Un insieme di iniziative pensate per ribadire un messaggio fondamentale: il rispetto, la prevenzione e l’ascolto sono strumenti indispensabili per costruire una comunità che non lascia sole le vittime.
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