In Sardegna c’è una domus de janas decorata talmente bella da chiamarsi “S’incantu”
La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte(e su 3500 totali) scoperte nell’isola.
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La Tomba dell’Architettura Dipinta, nota come S’Incantu, è la più famosa delle quattro Domus de Janas nella necropoli di monte Siseri, nel comune di Putifigari (SS) in Sardegna.
La sua bellezza risalente a cinquemila anni fa, la rende la più spettacolare tra le 215 dome scolpite o dipinte(e su 3500 totali) scoperte nell’isola.
L’interno della tomba raggiunge l’apice dell’arte neolitica grazie alla complessità e all’armonia architettonica, alla ricchezza e alla varietà di decori e colori, e alla ricercatezza legata all’attenzione dei popoli prenuragici nei confronti dei defunti. Fu scoperta nel 1989 ed è datata tra il Neolitico recente e l’Eneolitico (3200-2600 a.C.); essa fu utilizzata sino all’epoca romana.
La tomba si trova lungo il pendio del Siseri, a quota 850 metri, ed è la tomba I del sepolcreto scavato ad anfiteatro. A poche decine di metri di distanza si trovano le tombe II e III, parzialmente danneggiate e soggette all’inondazione a causa del crollo parziale dei loro soffitti. Sul versante opposto del monte, a 700 metri dalle altre tre, si trova la quarta tomba chiamata Badde de Janas, anch’essa danneggiata.
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Bari Sardo piange il dottor Natalino Meloni: il commosso ricordo del sindaco Ivan Mameli

“Ricordo bene che detestavi il palcoscenico, a cui preferivi, con umiltà, la generosità silenziosa, l’instancabile volontariato a favore dei malati e della scienza, scienza per cui dicevi che occorre avere sempre fiducia.”
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La comunità di Bari Sardo oggi si stringe nel dolore per la scomparsa del dottor Natalino Meloni, figura di riferimento nella sanità locale, ricordato come esempio di dedizione e umanità. A lui il sindaco di Bari Sardo, Ivan Mameli, ha dedicato un pensiero toccante che sintetizza l’impatto straordinario che il medico ha avuto sulle persone e sul territorio.
“Esistono persone speciali, persone che con i loro gesti, idee, parole e soprattutto azioni, inevitabilmente, lasciano un segno indelebile nelle comunità in cui hanno operato – ha scritto il sindaco –. Il tuo non era solo l’esercizio di un lavoro, era una missione di vita, una vita dedicata ai tuoi pazienti e non solo, ai malati e alle malattie… agli ultimi.”
Mameli ha ricordato il contributo fondamentale di Meloni, non solo durante la sua carriera quotidiana, ma in particolare durante l’emergenza Covid-19. “In collaborazione con la ASL hai dato un supporto fondamentale a noi sindaci e a tutte le comunità del territorio più isolato della Sardegna. Sarebbe veramente riduttivo ricordarti esclusivamente per il lavoro encomiabile a servizio dell’Ogliastra.”
Il sindaco ha sottolineato come Meloni abbia incarnato valori di altruismo e generosità silenziosa, preferendo l’impegno concreto al palcoscenico della notorietà: “Ricordo bene che detestavi il palcoscenico, a cui preferivi, con umiltà, la generosità silenziosa, l’instancabile volontariato a favore dei malati e della scienza, scienza per cui dicevi che occorre avere sempre fiducia.”
Concludendo il suo messaggio, Mameli ha rivolto un pensiero speciale alla famiglia del dottore: “Hai dato tanto anche alla nostra comunità e anche per questo, te ne saremo per SEMPRE grati. Ciao Dottó! Un abbraccio ai figli, alla tua famiglia e a chi ti ha voluto tanto bene.”
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