Ieri sera, alla Stazione dell’Arte di Ulassai, si è vissuto un momento di rara intensità emotiva e bellezza. Protagonista assoluto, il Maestro Angelo Branduardi, accompagnato dai suoi straordinari musicisti, in un concerto che ha incantato il numerosissimo pubblico accorso per assistere a quello che si è rivelato ben più di uno spettacolo: una vera e propria esperienza dell’anima.
L’appuntamento, inserito nel cuore pulsante della rassegna “Un filo bianco – arte, musica e letteratura sulle trame di Maria Lai”, fortemente voluta e curata con visione profonda da don Roberto Corongiu, si è svolto in un’atmosfera surreale e coinvolgente. La bellezza del luogo – tra le opere dell’artista che ha saputo legare arte e territorio come pochi – ha incontrato la profondità della musica di Branduardi, dando vita a una serata che resterà nella memoria collettiva di Ulassai.

Il concerto ha abbracciato tutto l’universo musicale dell’artista: dai classici intramontabili come “Cogli la prima mela”, “La pulce d’acqua” e “La fiera dell’Est” – accolti da ovazioni ed entusiasmo – fino ai brani meno noti, ma di uguale bellezza e intensità, sempre capaci di toccare le corde più intime del cuore.
Particolarmente commovente e potente è stata la parte dedicata a San Francesco d’Assisi, con una toccante esecuzione del Cantico delle Creature, esaltata da arrangiamenti raffinati e da un dialogo musicale costante tra violino e pianoforte. Il suono, sospeso e limpido, sembrava quasi fluire direttamente dallo spirito del santo umbro, con una purezza capace di rapire.
Il pubblico, partecipe e visibilmente emozionato, ha accolto ogni brano in un silenzio assorto e poi in esplosioni di applausi, creando una comunione profonda con gli artisti sul palco. In particolare, il dialogo continuo tra le sonorità classiche e folk e l’anima poetica della serata ha reso l’atmosfera solenne ma al tempo stesso intima, quasi familiare.

Concerto Angelo Branduardi a Ulassai PH Anna e Fabrizio Piroddi
Sul palco, accanto a Branduardi, una formazione di altissimo livello: Fabio Valdemarin, Nicola Oliva, Stefano Olivato e Davide Ragazzoni. Insieme hanno saputo dar corpo a una musica senza tempo, che attraversa epoche e generi rimanendo fedele a sé stessa, libera dalle mode.
In una Ogliastra che in questi giorni vive “Un filo bianco” come una fioritura di pensiero, suono, parole e bellezza, la serata di ieri è stata forse la più luminosa. E c’è da credere che, sulle trame invisibili cucite da Maria Lai, anche il canto di Branduardi abbia lasciato un nodo: silenzioso, forte, destinato a durare.
Un sentito ringraziamento ad Anna e Fabrizio Piroddi per le splendide foto che hanno saputo cogliere tutta l’essenza della serata.

Concerto Angelo Branduardi a Ulassai PH Anna e Fabrizio Piroddi

Concerto Angelo Branduardi a Ulassai PH Anna e Fabrizio Piroddi
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