AccaddeOggi: 9 Marzo 1981, il rapimento di Silvio Dal Maso, sul Monte Spada

Un giovane cagliaritano, in gita con la famiglia sui monti del Gennargentu, viene sequestrato dall’allora attivissima Anonima Sequestri: saranno 159 giorni di prigionia
Il 9 Marzo 1981 era un tranquillo lunedì di ormai fine inverno, con i monti del Gennargentu ancora innevati. La famiglia Dal Maso, nota a Cagliari per la vendita di strumenti musicali, decide di fare dunque una breve tocca e fuga sul Monte Spada, per quella che si rivelerà invece una giornata da incubo.
L’allora sedicenne Silvio, insieme al fratello più grande Daniele e al padre Ferdinando, come di consueto si erano recati sul Gennargentu, per passare il fine settimana a sciare, vera e propria passione di Ferdinando.
Clienti abituali dello Sporting Club e dell’impianto di risalita del Monte Spada, la famiglia trascorse una serena giornata all’insegna dello sci sino a quando, cinque banditi dell’Anonima Sequestri, bloccarono il fuoristrada guidato dal padre, intento a guidare verso il rientro a Cagliari.
Dopo una violenta colluttazione, i banditi riuscirono a imbavagliare il giovane Silvio, sparendo poi a piedi in mezzo alla folta vegetazione del Gennargentu, favorendo la propria fuga con alcuni spari. Dalle ore 18:00 di quel 9 marzo e per ben 159 giorni, non si seppe più nulla del giovane sequestrato, sino alla richiesta di riscatto, pari a 300 milioni di lire e al rilascio la sera di Ferragosto, quando alle 22:30, Silvio venne liberato dalla prigionia nei pressi di Corr’e Boi, località di Fonni.
Il sequestratore Antonio Peddio anni dopo venne arrestato e incriminato per il reato di sequestro di persona, venendo condannato a 22 anni di carcere.

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