Tortolì, la risposta degli assessori dimissionari: “Non siamo noi ad aver tradito, è il Sindaco che ha tradito il programma elettorale”

Carlo Marcia, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Tortolì, a nome suo e degli altri assessori dimissionari, risponde a quanto affermato da Cannas nei giorni scorsi rispetto alla fine del mandato.
Carlo Marcia, ex assessore ai lavori pubblici del comune di Tortolì, a nome suo e degli altri assessori dimissionari, risponde a quanto affermato da Cannas nei giorni scorsi rispetto alla fine del mandato.
Pubblichiamo integralmente, così come fatto con la nota stampa dell’ex sindaco di Tortolì Massimo Cannas, le sue parole:
«Ho letto con profonda attenzione il comunicato stampa del ex Sindaco e l’ho trovato piuttosto singolare in quanto ammantato di un paternalismo sconcertante, quasi a rassicurare la base dei suoi tifosi, che il Sindaco gentleman sia tutto intero e sul pezzo, anche se la lezioncina di educazione civica sul ruolo del commissario avrebbe potuto evitarla.
Introduce le sue riflessioni, assolvendo le lungaggini istituzionali della giunta regionale “che non si sa mai!”, in viale Trento potrebbero irritarsi se mostrasse insofferenza e reale interesse per il bene della cittadina, sollecitando la nomina del commissario. Quello però che salta maggiormente all’occhio, è il testo successivo, in perfetto stile Cannas, autoassolutorio e profondamente autoreferenziale tanto da dettare, con una certa supponenza, l’agenda al funzionario regionale che reggerà le sorti del Comune fino alle prossime elezioni.
“La colpa è dei quattro cattivi che sono andati via per non rispettare gli accordi preelettorali” evidentemente, secondo la sua versione, senza prima tentare un leale dibattito politico, da lui proposto infruttuosamente.
Diciamo che, a ben vedere, le cose sono andate diversamente.
Già nel 2020 ad un anno e qualche mese dalla vittoria alle urne, fu lo scrivente (ex assessore Carlo Marcia), uno dei quattro “traditori”, ad inviare un’accorata lettera al Sindaco in cui chiedeva un confronto di maggioranza per dare un impulso nuovo ad un sistema di gestione che risultava particolarmente farraginoso e centrato solo sulla figura di Cannas. Riflessione scaturita dal fatto che le deleghe assessoriali erano a mezzo servizio. Infatti, nessuna proposta poteva scaturire dal pensiero degli Assessori, si doveva fare solo ciò che desiderava il Primo Cittadino, nei suoi modi e con i suoi tempi, con la conseguente riduzione delle attività possibili e con le lungaggini che hanno caratterizzato i quasi quattro anni trascorsi.
Il risultato di questo tentativo di “leale e costruttivo dibattito politico” è stato l’isolamento dell’assessore e la chiusura di qualsiasi interlocuzione verso di lui, oltre ad una celata minaccia di vendetta (alla prima occasione gli sarebbe stata tolta la delega) per la lesa maestà. Nonostante ciò, con fatica e dedizione ho proceduto nel mio mandato, come dimostrano gli atti a mia firma, che sono pubblici e al sicuro nel palazzo comunale.
Ma i tentativi di trovare uno sbocco ad una situazione che stava diventando insostenibile, negli anni sono stati molteplici, le “chiacchierate animate” ad alta intensità vocale tra Sindaco e Vicesindaca, sono ormai agli annali e sono la dimostrazione che il dibattito era più che vivo e costante.
Poi, al termine del 2022, a poco più di un anno dalla fine del mandato, emerge l’impellente esigenza di un rimpasto utile al rilancio dell’attività amministrativa. Difronte a tanta impellenza, sorgono alcune domande: Perché, se esisteva, come dice il Sindaco, un accordo preelettorale, si è aspettato tanto per procedere al rimpasto? Non sarebbe stato più logico e pratico attivarsi a metà mandato? L’impellenza è forse figlia del suo motto politico “Per i cittadini conta solo quello che fai l’ultimo anno”?
O nasceva dal fatto che le ambizioni politiche di Cannas lo hanno portato a guardare ad un posto in via Roma a Cagliari, perché qualche rappresentate di qualche partito politico in un momento di sensazionalismo personale gli ha fatto credere che poteva essere cosa fatta, con qualche aggiustamento nell’assetto della Giunta Comunale?
Chi lo sa, e ahimè, mai lo scopriremo.
Certo è che Cannas inizia il giro di consultazioni, quasi sempre in forma privata per motivi facilmente comprensibili, promettendo prestigiosi incarichi alternativi (liberandosi delle deleghe e degli incarichi trattenutisi fino ad allora) e, in diversi casi, anche compensazioni economiche effettuate di tasca propria, fatto che rende piuttosto improbabile l’accusa non troppo velata, da lui mossa nelle scorse settimane, che i quattro assessori avessero fatto cadere la Giunta per motivi economici, che è una contraddizione in termini dal momento che, eravamo perfettamente consci che le dimissioni ci avrebbero lasciati senza emolumenti, mentre accettare le offerte del Primo cittadino ci avrebbe garantito lo stipendio!
Ma ancora più stupefacente è il fatto che, nel corso ultima riunione ristretta, convocata per comunicare le proprie decisioni sulla questione deleghe, agli assessori Laconca, Cattari e Murreli, Cannas abbia dato il ben servito colleghi Cattari e Murreli e confermato l’Assessora ai servizi sociali, mentre poi, avendo avuto sentore che la situazione gli stava sfuggendo di mano e che sarebbero potute insorgere possibili azioni ostili degli assessori uscenti, ha cambiato idea e ha reinserito in giunta la Murreli e il Cattari sperando di spezzare il fronte avverso che invece aveva oramai deciso che, al netto di regali e compromessi dell’ultimo secondo, era ora di finirla con i giochetti di palazzo e la politica del “divide et impera”.
Cannas poi parla di emergenze e di interruzione delle meraviglie in atto per il rilancio del Comune, ma a me sembra che giochi con l’equivoco per gettare fumo negli occhi a chi inizia ad intravvedere le sue responsabilità sulle mancanze della consiliatura uscente.
Perché, infatti, l’inserimento dei nuovi assessori per i successivi 18 mesi di mandato, avrebbe generato un nuovo slancio della macchina politico-amministrativa? Forse perché riteneva quelli in carica incompetenti e nulla facenti? Ma allora perché ha aspettato così tanto a rimuoverli?
È un fatto certo, che, nel corso del dibattito, che lui sostiene che non ci sia mai stato, Cattari, Depau, Marcia e Murreli, gli avessero fatto notare che l’inserimento di nuovi assessori, tra cui alcuni neofiti, avrebbe generato una situazione di stallo per tutti i dossier in corso d’opera, per gli stessi assessorati e per gli uffici, in quanto l’insediamento di un nuovo Assessore, non funziona di certo come un interruttore ed è cosa nota che i tempi fisiologici di ambientamento sarebbero durati presumibilmente fino all’inizio dell’estate.
Torniamo allora all’allarme lanciato dal Sindaco sullo stop dell’azione amministrativa, non si sarebbe trattato del medesimo tempo necessario per andare a nuove elezioni? O, il caso di un nuovo insediamento voluto da Cannas, sterilizzava l’allarme sulle pratiche della stagione estiva imminente, dei dehors, dei progetti PNRR e di quant’altro elenca?
A mio parere, facendo i conti con estrema onestà e lucidità, il corto circuito creato dalle dimissioni è stato utile per andare al voto e dare una nuova amministrazione a Tortolì, che è ben altra cosa dal semplice impulso, si tratta infatti di offrire un nuovo motore al sistema amministrativo, con conseguenze per la città unicamente positive.
Procediamo dunque con il bilancio tecnico di previsione del Commissario per avere in cambio e immediatamente un governo stabile produttivo e trasparente.
Proprio sul piano della trasparenza insisterei in conclusione di questo documento, in quanto la lista dei desideri del Sindaco Cannas, relativa alle cose non fatte in conseguenza della caduta della giunta è piuttosto torbida e ha un che di familiare, in quanto riscontrabile nei punti salienti del programma elettorale del 2019, ma che per quattro anni sono stati tenuti al caldo evidentemente in attesa di momenti elettoralmente più proficui, e se andiamo a guardare con attenzione si tratta di alcuni dei punti salienti già visti anche nel programma elettorale delle elezioni del 2014.
Ad ogni modo, in considerazione del fatto che l’ultimo comunicato stampa rilasciato dal ex Sindaco è palesemente un manifesto politico di presentazione e di lancio della sua prossima campagna elettorale, immagino che tutti questi punti saranno presenti anche nel programma elettorale delle prossime elezioni.
Sono d’accordo sul fatto che per fare le cose sia necessario ponderarle a fondo, ma utilizzare due legislature e ipotecare una ipotetica terza per raggiungere i risultati auspicati mi pare un pizzico eccessivo.
Ad ogni modo, ai cittadini dico di portare a memoria opere e servizi, come: la realizzazione del nuovo asilo nido, servizi sociali-Plus, la palestra di Zinnias, la riconversione delle aree ex Cartiera, la digitalizzazione informatica, la riqualificazione del Corso Umberto, l’imminente assunzione del personale nelle diverse posizioni vacanti (che ad oggi sono vacanti a causa dell’indecisione del Sindaco su chi potesse essere meno peggio per ricoprire tali incarichi) e, colpo di scena, la rottamazione delle cartelle dei tributi comunali, decisa dal governo non certo dal Sindaco, ma non ancora calendarizzata e comunque se come dice, imminente, mai discussa e in spregio di chi i tributi li ha pagati e della posizione dell’ANCI che lamenta a gran voce il fatto che una rottamazione dei tributi locali, sarebbe letale per le spossate casse dei comuni e, appunto, della precaria situazione finanziaria del Comune di Tortolì, costantemente richiamata dal Cannas per discolparsi delle cose non fatte. Oltre alla questione relativa al regolamento dehors per l’utilizzo degli spazi pubblici nel viale Mons. Virgilio, dossier rimpallato dal Sindaco avanti e indietro tra delegato all’Urbanistica e Edilizia Privata e l’Assessora al commercio, e mai approdato in Consiglio, o la tassa di soggiorno sempre avversata dallo stesso Sindaco, ora raccontata come vitale per la comunità tortoliese.
Tutte queste attività, ma anche altre, inverosimilmente in fase di completamento al momento della caduta della Giunta, le troverete inserite con una coerenza disarmante (alcune per la terza volta), nel programma elettorale della lista della prossima Sindaca (il cui nome è facilmente ipotizzabile) espressa dall’ex primo cittadino. Così continua il suo impegno!».
Il comunicato di Cannas del 12 febbraio:

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