Ancora Pioggia di medaglie per lo SHOTOKAN KARATE CLUB CARDEDU al Trofeo Regionale di Karate svoltosi a Quartucciu il 18 dicembre 2022.

Presenti 32 società di karate provenienti da tutta l’isola, 316 atleti per tutte le categorie.

Ancora una volta gli atleti dello Shotokan Karate Club Cardedu – guidati dal M° Federale Gianni Muntoni (6°Dan) hanno sempre dimostrato di essere competitivi a livello Internazionale. Successo super meritato dopo un costante allenamento perché niente arriva per caso, quindi anche sacrificio.ù

Ottimo il supporto in gara sopratutto nel Kumitè (combattimento libero) dei coach Gabriel (cintura nera 1°Dan) e Fernando Magari.

Con soli 8 atleti presentati in gara si contano quindi 13 medaglie di cui : 5 ori -6 argento – 2 bronzo.

Nello specifico:

MATTIA MELONI Cardedu 1 Oro (kata) 1 Oro (kumitè –combattimento libero-categoria piu’ ambita)
NAILA LORRAI dojo Cardedu 1 ORO (Kumitè combattimento libero) 1 Argento nel katà
SUSANNA CHERCHI Cardedu 1 oro (Kumitè)) 1 argento (katà)
GIUSEPPE DI DIO Cardedu 1 argento (kata)
GIACOMO DI DIO Cardedu 1 bronzo (kata) 1 bronzo (kumitè)
GIULIA SERRA Cardedu 1 Oro (Katà) 1 Argento (kumitè)
ISMAELE PISU Cardedu : 1 Argento (kata)
Alessandro Mulas Cardedu : 1 Argento (katà)

“Sono orgoglioso dei miei studenti di karate che hanno dimostrato di aver lavorato tanto e di essersi contraddistinti per impegno e sacrificio cooperando l’un l’altro per raggiungere gli obiettivi preposti – commenta Gianni Muntoni -. Ora abbiamo davanti altre grandi tappe da raggiungere”.

È indagata per truffa aggravata ai danni di un ente pubblico una dirigente medico della provincia di Nuoro che, pur avendo scelto il regime di esclusività con l’Asl locale, avrebbe continuato a esercitare attività professionale in un centro privato di proprietà del coniuge.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Nuoro e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno evidenziato come la professionista, pur beneficiando dei vantaggi economici derivanti dal regime di esclusività, operasse regolarmente anche nella struttura privata.

«Abbiamo raccolto tutti gli elementi necessari a dimostrare l’attività svolta fuori dall’Asl e ricostruito le somme indebitamente percepite grazie al regime speciale», spiegano dalla Guardia di Finanza. Sulla base dei risultati investigativi, il Giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo del presunto profitto della frode, eseguito nei giorni scorsi.

Il provvedimento ha riguardato liquidità presenti sul conto corrente dell’indagata e una quota dell’immobile che ospita il centro privato, risultante intestata alla stessa. Le indagini sono ancora in corso e la professionista dovrà rispondere dei reati contestati, mentre gli inquirenti proseguono nel ricostruire eventuali altri profili di responsabilità collegati all’attività nel centro privato.