Ad aprire il concerto – organizzato in vista del Natale a Tortolì, domenica 18 dicembre –  sono state le parole di Giovanni Nulchis.

«In un pomeriggio di diciotto anni fa, in un dicembre innevato e magico, non è nato solo un bambino,» ha detto Nulchis «è nato un mondo, un mondo formato da tante persone che insieme condividono una passione capace di cancellare tutte le sofferenze e tutti i problemi e che dona sempre pace e gioia. La musica è come un’amica, una presenza costante e benefica che non ci abbandona ma, è un ponte che ci permette di accedere ad altre dimensioni, è sorgente di vita, è un mezzo per gioire, piangere, amare. La musica è un dono per tutti, ed è presente nella vita di tutti noi, in ogni momento. Ed è proprio lei l’essenza di quel mondo, è grazie a lei che oggi siamo qui con voi per vivere tutti insieme una serata diversa dal solito, durante la quale i nostri cuori si tengono per mano e formano un unico cuore che batte ad ogni nota e ad ogni applauso.»

Fortemente voluto dalla Nuova Associazione Turistica Pro Loco Tortolì-Arbatax, l’evento – svoltosi presso il piazzale Multipiano in Via Monsignor Virgilio – è stato un concentrato di emozioni.

«Grazie alla forza coinvolgente di Giovanni, sono saliti sul palco, oltre a tutti i ragazzi che negli anni hanno frequentato l’associazione,» ha dichiarato la Presidente, Francesca Melis, soddisfatta dell’esito «anche la Bona Festa Social Band e i Rockin Papas.»

«Le parole di Giovanni sono l’essenza di tutto il suo mondo: una grande e bella famiglia in grado di trasmettere non solo la passione per la musica,» ha concluso Melis «ma soprattutto un forte senso di appartenenza e condivisione di emozioni e vibrazioni. Ringraziamo Paola, Andrea, Giovanni e tutti gli amici che, davanti e dietro le quinte, si sono prodigati per regalarci una serata densa di emozioni.»

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.

Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.

Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.