Accadde oggi. L’8 settembre 1981 la performance di Maria Lai “Legarsi alla montagna”: il VIDEO di Tonino Casula

(VIDEO) 40 anni fa, la performance artistica "Legarsi alla montagna" trasformò per sempre Ulassai rendendola museo a cielo aperto, un luogo magico in cui la natura si fonde alla perfezione con l'anima di chi la vive. In ricordo di quella occasione, il docufilm a cura di Tonino Casula
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Era proprio l’8 settembre di 39 anni fa, quando l’infinita Maria Lai e tutta la comunità lasciarono un segno indelebile nella nostra terra.
La performance artistica “Legarsi alla montagna” trasformò per sempre Ulassai rendendola museo a cielo aperto, un luogo magico in cui la natura si fonde alla perfezione con l’anima di chi la vive.
In ricordo di quella occasione, il docufilm a cura di Tonino Casula:
https://www.youtube.com/watch?v=0rVoN64Fz-o&t=297s&ab_channel=toninocasula
Fonte Ulassai Turismo

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In Sardegna c’è un mulino ad acqua dell’Ottocento che funziona ancora: sapete dove?

Dopo l’alluvione del 1921, che lo aveva reso inutilizzabile,fu abbandonato per decenni. Oggi, grazie a un intervento di recupero, è tornato a essere un simbolo di identità e a funzionare...
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Lo sapevate? In Sardegna esiste un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e l’acqua continua a raccontare storie di grano e di ingegno. A Olzai, nel cuore della Barbagia, si trova Su Mulinu Vetzu, un antico mulino ad acqua costruito nell’Ottocento e ancora perfettamente funzionante.
Realizzato in granito e alimentato dalle acque del rio Bisine, rappresenta un raro esempio di ingegneria pre-industriale. Durante le piene invernali, la forza dell’acqua metteva in moto la grande ruota verticale che azionava gli ingranaggi interni e le mole per la macinazione del grano e dell’orzo.
Oggi, dopo un accurato restauro, il mulino è tornato a vivere e viene messo a disposizione della comunità per la macinazione dei cereali. Chi lo visita può assistere al funzionamento delle antiche macine e riscoprire gesti e suoni di un tempo.
Per raggiungerlo si percorre l’antica strada che collega Olzai a Ollolai, un tracciato di origine romana poi divenuto via di transumanza per i pastori che conducevano le greggi dalle montagne della Barbagia alle pianure del Campidano.
Dopo l’alluvione del 1921, che lo aveva reso inutilizzabile, Su Mulinu Vetzu fu abbandonato per decenni. Oggi, grazie a un intervento di recupero, è tornato a essere un simbolo di identità e di memoria collettiva, una testimonianza preziosa della storia rurale e dell’ingegneria tradizionale sarda.

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