Durante la nottata i Carabinieri delle Squadriglie Anticrimine di Arzana e Lanusei, in loc. Murta Ona, agro del comune di Villagrande Strisaili, al termine di numerosi servizi di appiattamento e poa (posto osservazione avanzato) finalizzati al contrasto del fenomeno del bracconaggio anche con l’uso di armi non autorizzate, sono riusciti a bloccare ed identificare un uomo del 64 di Villagrande, operaio, pregiudicato, che uccideva, sparandogli, un muflone sardo, per poi dileguarsi a bordo di una moto priva di targa.

L’uomo immediatamente inseguito, fermato e sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di un fucile smontato cal 12 marca artigianale, che da accertamenti risultava intestato ancora al defunto padre, di un sacco contenente il predetto muflone, di nr. 4 cartucce a pallettoni ed un bossolo di cartuccia a pallettoni appena esplosa, tutte cal 12.

Trovata inoltre una torcia con filo a prolunga e comando a distanza ed un coltello tipo pattadese lungo cm 22 di cui 10 cm di lama.

Le operazioni di ricerca sono state estese anche nei luoghi nella disponibilità del villagrandese, dove sono state trovate e sequestrate complessivamente nr. 24 cartucce a pallini e nr. 23 cartucce a pallettoni, tutte cal 12.

L’uomo pertanto è stato denunciato per detenzione abusiva di munizionamento e omessa denuncia di arma da sparo, porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco e munizionamento, esercizio venatorio abusivo con abbattimento di animale appartenente a specie protetta.

NUORO – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Mario Graziano Loddo, l’imprenditore agricolo 55enne freddato a colpi di fucile nelle campagne di Ortueri l’8 gennaio 2023. Nella mattinata di ieri, 12 agosto, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Nuoro, affiancati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e dalle unità territoriali competenti, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due uomini di 48 e 51 anni, entrambi originari di Orotelli e già noti alle forze dell’ordine.

L’operazione è scattata tra Orotelli e Anela, in provincia di Sassari, su disposizione del GIP del Tribunale di Oristano, che ha accolto la richiesta della locale Procura. I due indagati devono rispondere di omicidio volontario in concorso, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco e ricettazione, sempre in concorso.

Il provvedimento arriva al termine di un’articolata attività investigativa avviata poche ore dopo il delitto, avvenuto in località Ghenna e Juncu. L’allarme era stato dato da due passanti, che avevano notato il corpo senza vita di Loddo sul ciglio della strada.

Gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica grazie a indagini tecniche, intercettazioni, attività scientifiche e numerose testimonianze. Secondo quanto emerso, i due arrestati avrebbero esploso i colpi di fucile che hanno ucciso Loddo, in un contesto di forti contrasti legati al settore del sughero nella zona.

Entrambi gli uomini si trovano ora nel carcere di Nuoro. Come previsto dalla legge, sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva. Le indagini proseguono per acquisire ulteriori elementi, anche a favore degli indagati.