Torre di San Gemiliano, rifiuti abbandonati e richiesta di intervento: parte la petizione dei cittadini

Calcinacci, plastiche, cartacce, residui di ogni genere segnano un percorso, peraltro tappa del “Cammino 100 Torri”, che con adeguata manutenzione potrebbe invece tornare ad essere tra i più suggestivi e gradevoli della costa tortoliese e ogliastrina.
Una lettera inviata al sindaco di Tortolì Massimo Cannas e all’assessore all’ambiente Walter Cattari per denunciare la situazione in cui versa la collina di San Gemiliano e richiedere un tempestivo intervento è stata firmata e inviata da un centinaio di residenti.
La riportiamo integralmente:
«Preg.mi Sig. Sindaco e Assessore all’Ambiente,
scriviamo per segnalare il recente aggravarsi della già estremamente critica situazione di degrado dell’intero percorso che congiunge la spiaggia di San Gemiliano alla Torre omonima per poi proseguire fino a ricollegarsi con la strada asfaltata in prossimità della chiesetta.
Come mostra la documentazione fotografica allegata, lungo l’itinerario per giungere alla Torre si trovano stratificazioni di rifiuti accumulatisi nel tempo, sia sul fondo stradale – ormai di fatto non più carrabile in diversi punti – sia ai suoi margini. A ciò si aggiungono sterpaglie ed erbacce lungo i bordi della strada e nei terreni limitrofi, che mostrano ulteriormente la totale incuria in cui versa l’area, esponendola peraltro a un aumentato rischio d’incendio.
Calcinacci, plastiche, cartacce, residui di ogni genere segnano un percorso, peraltro tappa del “Cammino 100 Torri”, che con adeguata manutenzione potrebbe invece tornare ad essere tra i più suggestivi e gradevoli della costa tortoliese e ogliastrina.
Abbiamo appreso con gioia la recente notizia della progettazione di un intervento per la messa in sicurezza dei costoni della zona. Ringraziando l’Amministrazione per il Suo impegno, allo stesso tempo, noi abitanti e visitatori sottoscrittori di questa segnalazione chiediamo formalmente un altrettanto forte e risolutivo intervento del Comune sul fronte della pulizia dell’area.
La nostra preoccupazione aumenta infatti ogni giorno di più, mentre assistiamo inermi al costante aggravio del già critico scenario sopra descritto. Purtroppo, si sa, “immondizia chiama immondizia” e “pulizia chiama pulizia”. E così, in queste ultime settimane, la già ricca collezione di inerti lungo la stradina bianca si è arricchita di un nuovo consistente mucchio di forte impatto visivo e ambientale. Alcuni grandi sacchi di rifiuti accolgono poi i visitatori della Torre proprio nella curva in corrispondenza del sentiero di accesso sul versante di San Gemiliano. Inoltre, alcuni rifiuti sono stati recentemente bruciati e tutto ciò rende ulteriormente pericoloso, inquinato e disagevole il percorso.
Tutto ciò considerato Vi chiediamo di dare subito un segnale alla cittadinanza e a coloro che di Tortolì, da turisti, devono conservare un buon ricordo, mettendo in pratica, nell’immediato, tutte le azioni necessarie per provvedere alla pulizia e a preservare la zona da ulteriori atti incivili.
Considerando l’importanza che le aree verdi urbane hanno all’interno di ogni territorio e consci degli scenari di sviluppo che può garantire la tutela del sito per un turismo sostenibile e per un incremento della qualità della vita, chiediamo inoltre all’amministrazione di mettere in campo una riflessione più ampia e di lungo periodo per l’intera area di San Gemiliano e Porto Frailis.
Per dare un’ulteriore testimonianza della necessità di un urgente intervento da parte dell’Amministrazione comunale – se mai ce ne fosse bisogno – chiudiamo con un recente aneddoto. Nel corso di una passeggiata mattutina in data 21 luglio, la scrivente e prima firmataria di questa segnalazione/istanza, ha incontrato una coppia di turisti nella zona del canale in prossimità della spiaggia. Alla richiesta di indicazioni per raggiungere la Torre, le ha fornite (non senza un po’ di imbarazzo pensando a ciò che li attendeva). Ha in seguito rivisto i due che ammiravano il panorama dalla Torre. In un rapido scambio di battute sul percorso, il loro commento è stato «Peccato!». Una parola, un sospiro, un grido di dolore di ogni persona che si reca alla Torre di San Gemiliano e una muta ma chiaramente udibile richiesta d’aiuto dell’ambiente, che speriamo davvero non restino inascoltati».

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