Lo scorso autunno in Sardegna è stato trovato un’eccezionale “Cardulinu de petza”.  

A fare la scoperta dello splendido “Pleurotus eryngii” è stato Sergio Murgia – a cui vanno i nostri complimenti – nelle campagne del proprio paese, Seui.

Le notevoli dimensioni dell’esemplare gigante trovato nel comune montano, si apprezzano dall’immagine in cui è adagiato sul cofano anteriore della Fiat Panda.

Il Cardoncello,  come si può osservare nella foto in cui appare sopra la bilancia, raggiunge il ragguardevole peso di oltre 2,7 kg.

A Tortolì, nel 2010, presso la località San Salvatore, all’interno del complesso archeologico “S’Ortali de su Monti” furono rinvenute ben 19 asce di bronzo di epoca nuragica.

Il ritrovamento fu fatto all’interno del nuraghe, esattamente nello spazio compreso tra lo stipite sinistro dell’ingresso alla torre principale e il corridoio.

Le asce, a margini rialzati e tallone piatto, erano contenute nel fondo di un vaso di un grosso spessore che poggiava su una pietra piatta e disposte ordinatamente. Molto probabilmente rappresentavano uno strumento molto usato in Ogliastra nei rapporti di scambi commerciali tra le comunità che abitavano le zone costiere e quelle interne.

Dopo il ritrovamento, i preziosi reperti furono custoditi per pochi giorni nella sede dalla Guardia di Finanza ad Arbatax per preservarle dall’eventuale furto dei tombaroli, per poi essere affidate alla Sovrintendenza dei beni archeologici di Nuoro.

A  Tortolì fecero ritorno temporaneamente, quando furono messe in mostra per la prima volta nella primavera del 2016, in occasione della manifestazione culturale Monumenti Aperti esposte presso l’ex Blocchiera Falchi.

Le asce rappresentano per tipologia e per forma uno strumento molto usato in Ogliastra nei rapporti di scambi commerciali tra le comunità che abitavano le zone costiere e quelle interne.