Sabato scorso, la “Leva del 1972 Gairo-Cardedu ha organizzato – in collaborazione con l’Associazione Ogliastrina di Astronomia – una suggestiva passeggiata sotto le stelle a Perda de Liana.

Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, durante il percorso affrontato al buio totale, si sono potute ammirare ad occhio nudo la Via Lattea, diverse costellazioni e altri corpi celesti.

A spiegare e raccontare aneddoti di astronomia ai presenti, ci hanno pensato i simpatici componenti dell’Osservatorio di Monte Armidda.

Ovviamente per poter affrontare al meglio la passeggiata, i componenti della classe ’72 di Gairo-Cardedu, hanno preparato una cena enogastronomica tipica della zona.

Seduti in grandi tavolate, con l’ospitalità tipica della zona, i numerosi presenti hanno potuto assaporare una cena a base di  prelibate carni di capra e pecora, formaggi, salumi e altre specialità a chilometro zero.

L’evento ha avuto lo scopo di raccogliere fondi per i festeggiamenti in onore della Madonna del buon Cammino, che si svolgeranno a settembre.

Due sposini francesi il prossimo 6 agosto convoleranno a nozze nella chiesa di San Giovanni Battista di Ussassai.

Valentin Herbaut e Johanna Pech, residenti ad Annecy – nel dipartimento dell’Alta Savoia – hanno scelto di ricevere il sacramento del matrimonio nel paese ogliastrino, diventato per loro luogo del cuore.

I due giovani sono rimasti ammaliati dalle bellezze ambientali del territorio e dal caratteristico borgo, dunque per coronare il loro sogno d’amore la scelta di Ussassai è stata naturale. Inoltre per la sposa sarà anche un ritorno alle proprie origini, in quanto le sue radici sono ogliastrine: i nonni materni vivono a Cardedu.

Il rito si svolgerà in francese e italiano e sarà celebrato dal sacerdote proveniente dal Congo, don Fidele Kotho Mbuku, attualmente parroco a Gonnosnò. Ad accogliere gli sposini nel piazzale della chiesa saranno: il sindaco di Ussassai, Chicco Usai, e il parroco del paese, don Joilson Macedo, originario del Brasile.

Nella foto don Joilson con i futuri sposi.

Proprio don Joilson, sottolinea: «Sabato assisteremo ad un bel gesto di civiltà e di cristianità. Siamo cittadini del mondo e come battezzati siamo a casa in qualsiasi chiesa cattolica della Terra”.

In questo matrimonio bilingue e così multiculturale, ci sarà spazio per le tradizioni. Infatti, tra le tante, all’uscita della chiesa i nonni materni di Johanna “benediranno” la giovane coppia, con la rottura del piatto pieno di petali di fiori, monetine e confetti e il classico lancio del riso.