La curiosità. Il nostro mirto era sacro ad Afrodite, dea della bellezza e dell’amore
Una delle piante simbolo della nostra Sardegna. Lo sapevate? Il mirto era sacro alla dea Venere, nata dalla "spuma di mare", dopo che Cronos gettò i testicoli del padre Urano.
Certamente è una delle piante simbolo della Sardegna. Il mirto infatti non è noto solamente per l’ottimo liquore prodotto dalla lavorazione delle sue bacche, ma sembra essere dotato di notevoli proprietà aromatiche, antinfiammatorie e astringenti. Secondo molti pareri, al mirto sono attribuite inoltre notevoli qualità per la cura dell’apparato digerente.
L’Isola è fortemente legata al mirto, le cui piante tra le iù grandi del mondo popolano i boschi della nostra terra. Non tutti sanno, però, che questa pianta è presente nella mitologia e nella teogonia latina.
Il mirto infatti, come riportato da Fernando Palazzi in “I miti degli dei e degli eroi”, è una delle tante piante sacre alla dea Venere, dai Greci identificata come Afrodite, simbolo di bellezza, sensualità e amore. Ed effettivamente, secondo alcune credenze, a questa pianta si attribuiscono anche proprietà afrodisiache.
Nelle “Metamorfosi” di Ovidio, monumentale opera dell’autore latino di età augustea, si racconta come Venere, alla nascita dalla “spuma di mare”, fecondata dai genitali di Urano scagliati nel Mediterraneo da Cronos, subito si sia coperta dagli sguardi lascivi di un satiro, cingendosi attorno alla vita proprio una pianta di mirto.
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