Perché iniziare a praticare yoga? La parola all’insegnante ogliastrina Gemma Loi

Oggi ne parliamo con l'insegnante tortoliese Gemma Loi, che da anni si dedica a questa disciplina.
Lo yoga è una disciplina nata in India migliaia di anni fa allo scopo di migliorare la vita dei praticanti sia a livello fisico che spirituale. Non a caso la parola “yoga” significa “unione” e, nonostante molte persone oggi credano si tratti di una vera e propria attività fisica per rimettersi in forma che ti permette di accavallare le gambe dietro la testa, in realtà lo yoga resta una disciplina fortemente spirituale. Ma, soprattutto, una disciplina che tutti possono praticare. Sono tanti i motivi per cui è bene iniziare a fare yoga, basti solo pensare che spesso è utilizzato anche per combattere la depressione.
Oggi ne parliamo con l’insegnante tortoliese Gemma Loi, che da anni si dedica a questa disciplina.

Che tipologia di yoga proponi ai tuoi studenti?
Quali sono i benefici dello yoga e a chi è rivolto?

Cos’è lo yoga per te?
YOGA significa unione, diventare uno, mettere in contatto l’anima individuale con quella universale. Possiamo chiamarlo come preferiamo, universo, consapevolezza superiore, Dio, energia. Si tratta di un percorso che attraverso la rimozione di ostacoli ci permette di scoprire la nostra essenza. In un mondo sempre meno unito lasciare andare l’ego e aprirsi a qualcosa di più grande penso possa davvero fare la differenza. I motivi per i quali ci si avvicina allo yoga sono tanti. Per molti è un modo di rilassarsi, alcuni ricercano un allenamento intenso e un corpo scolpito, altri invece l’armonia interiore e l’equilibrio. C’è chi si avvicina consapevolmente alla ricerca di una crescita personale. Io penso che tutti i motivi siano validi. Come insegnante cerco di offrire un sostegno ispirato, creando lezioni sicure e stimolanti dove esplorare e sperimentare il corpo, la mente e lo spirito. Le intenzioni durante la pratica sono sempre personali.
Credi sia una disciplina adatta anche ai bambini? Se sì, perchè?

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Arbatax, il pino all’ingresso del borgo crolla sulla ferrovia: aveva 140 anni

Colpa del coleottero Tomicus, già decimata la pineta di Batteria. Intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale.
È crollato dopo oltre un secolo di vita il vecchio pino marittimo che accoglieva da generazioni residenti e visitatori all’ingresso di Arbatax. L’albero, che da circa 140 anni si ergeva nei pressi della stazione ferroviaria del borgo marinaro, è caduto improvvisamente sulla linea ferrata. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta coinvolta e non si registrano danni a treni o infrastrutture.
La causa del cedimento è legata al coleottero Tomicus, un parassita che da anni sta decimando i pini della zona. Lo stesso insetto ha compromesso anche la pineta sulla collina di Batteria, dove numerosi esemplari risultano già morti o gravemente danneggiati. Il pino abbattuto, ormai secco da tempo, ha infine ceduto, schiantandosi al suolo.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale di Tortolì e due squadre dei vigili del fuoco, una dal distaccamento di Tortolì e una da Nuoro, supportate da una piattaforma aerea per facilitare la rimozione dei resti e mettere in sicurezza l’area. Oltre alla liberazione della linea ferroviaria, le operazioni hanno riguardato anche il controllo e la messa in sicurezza di altri pini lungo il lungomare, per prevenire nuovi rischi per la pubblica incolumità.
Un crollo che, oltre al pericolo sfiorato, rappresenta anche la perdita di un simbolo storico del borgo ogliastrino, testimone silenzioso di oltre un secolo di vita comunitaria.

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