Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm energia per la Sardegna.

Il testo ora definitivo, come riporta Ansa, aveva già incassato il via libera dei ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, delle Infrastrutture Enrico Giovannini e della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Il provvedimento è stato adottato in attuazione della legge semplificazioni, completando così il suo percorso politico-amministrativo: in queste ore Draghi lo ha fatto proprio e lo ha licenziato.

In particolare, sul piano del sistema dell’elettricità, è prevista l’estensione della rete di trasmissione elettrica nazionale attraverso la realizzazione del cavo Sardegna-Sicilia che fa parte del Tyrrhenian Link, con una potenza programmata di 550 megawatt.

Per quanto riguarda la fornitura di gas metano, la rete nazionale sarà estesa alla Sardegna, anche a fini tariffari, attraverso un collegamento virtuale che comprende un insieme di infrastrutture: una nave Fsru fissa nel porto di Portovesme con capacità di stoccaggio adeguata a servire il sud industriale e il bacino della Città metropolitana di Cagliari, un’altra nave Fsru a Porto Torres con capacità adatta a servire il nord industriale e il bacino della Città metropolitana di Sassari, un impianto di rigassificazione nell’area portuale di Oristano che servirà le zone limitrofe.

Il gas arriverà in Sardegna grazie a navi “spola” che partiranno dai terminali di Panigaglia e Olt e serviranno Portovesme, Porto Torres e Oristano. Il Dcpm fa riferimento anche alle energie rinnovabili, ma parla genericamente di “realizzazione di generazione a fonte rinnovabile e di adeguate risorse di accumulo dell’energia”, senza definire la potenza.

Dopo il debutto a Villagrande Strisaili, approda a Jerzu “Parole di parità”, il nuovo progetto dell’associazione culturale Voltalacarta dedicato alla sensibilizzazione sui temi delle discriminazioni, delle disparità e della violenza di genere. L’appuntamento è fissato per venerdì 12 dicembre alle 18, nella sala consiliare del Comune.

Si tratta di una video-inchiesta girata in cinque scuole medie dell’Ogliastra – Arzana, Ilbono, Jerzu, Lanusei e Villagrande – che ha coinvolto 62 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. Gli adolescenti hanno risposto a una serie di domande sul tema della parità, offrendo testimonianze spontanee, dirette e spesso sorprendentemente mature.

Sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, il documentario restituisce un quadro vivo su come preadolescenti e adolescenti percepiscano le questioni di genere, le ingiustizie quotidiane e le difficoltà relazionali. Emerge una consapevolezza crescente, ma anche la necessità di percorsi educativi che aiutino i giovani a riconoscere e contrastare stereotipi e comportamenti discriminatori.

L’incontro inaugurale a Villagrande ha registrato una grande partecipazione, con un pubblico partecipe non solo durante la proiezione, ma anche nel successivo dibattito, segno di un interesse diffuso per un tema che coinvolge l’intera comunità.

«La nostra gratitudine va all’amministrazione comunale di Villagrande Strisaili e in particolare all’assessora Marcella Lepori, che ci ha sostenuto sin dalla fase di realizzazione del progetto», ha dichiarato la presidente di Voltalacarta, Loredana Rosa. «Un ringraziamento altrettanto sincero va alla consigliera Belinda Locci dell’amministrazione comunale di Jerzu, da anni vicina alla nostra associazione. Jerzu e Villagrande sono comunità attente, partecipi e sensibili, sia attraverso le scuole, sia attraverso il coinvolgimento dei cittadini».

Con la tappa di Jerzu, “Parole di parità” prosegue il suo percorso nelle comunità ogliastrine con l’obiettivo di stimolare riflessioni e dialoghi necessari, a partire proprio dalla voce dei più giovani.