Tortolì un anno fa diceva addio a Pierpaolo Loddo. Lo ricordiamo con un messaggio speciale
Lo ricordiamo con affetto, pubblicando l'ultimo messaggio postato sulla sua pagina
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L’intera comunità di Tortolì un anno fa esatto si stringeva intorno alla famiglia di Pierpaolo Loddo, 41enne tortoliese che dopo tanti anni di battaglie contro la sclerosi multipla, ha lasciato famiglia e amici.
Lo ricordiamo con affetto con l’ultimo post pubblicato sulla sua pagina Facebook: «Buongiorno a tutti e a tutte. Ma soprattutto a tutte! Sapete…non sono mai stato un tipo che si è mai lamentato nonostante qualche difficoltà nella mia vita l’abbia avuta. Però ero stanco di vivere in un corpo che non mi dava modo di sfruttare tutta la mia energia. Per non parlare della mia voce…e quella voglia matta di cantare le canzoni ed esprimere la mia passione tra un sorriso e uno sguardo misterioso….uno sguardo che ammaliava. Così questa notte ho deciso di partire per un lungo viaggio, di andarmene via per essere di nuovo capace di camminare sulle mie gambe e di cantare insieme al coro di angeli. Tutte femmine naturalmente. Oggi ho abbandonato la terra, ma spero di avervi lasciato il messaggio dell’importanza della vita. Una vita che vale la pena vivere, nonostante le difficoltà. Vi saluto come è giusto che sia, sulla scia di una canzone. Ciao ragazzi ciao!».
Domenica 20 marzo, alle 17, nella Chiesa di Sant’Andrea si terrà una messa in suo onore.
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Intervista a Cristian Cannas, giovane imprenditore di Osini: «Ogni comunità custodisce qualcosa di unico da far conoscere»

A Osini, il giovane imprenditore Cristian Cannas, ha scelto di scommettere sul suo paese con un progetto di ospitalità che valorizza l’identità ogliastrina e racconta la forza di chi sceglie di costruire il futuro restando nella propria terra. Conosciamolo meglio
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A Osini, il giovane imprenditore Cristian Cannas, ha scelto di scommettere sul suo paese. Con l’Hotel dei Tacchi, ha creato un progetto di ospitalità che valorizza l’identità ogliastrina e racconta la forza di chi sceglie di costruire il futuro restando nella propria terra.
«Il senso di appartenenza mi ha portato a investire a Osini», racconta. «Credo sia sempre stato un mio sogno mettermi in gioco, e farlo nel mio piccolo paese ha rappresentato per me una motivazione ancora più forte: una sfida nella sfida».
Una sfida che Cristian, 28 anni, ha abbracciato con convinzione, credendo nel potenziale di un territorio che ha ancora molto da dare e raccontare. «Ogni paese ha le proprie peculiarità, e non credo che i successi arrivino per caso. Ogni comunità della Sardegna custodisce qualcosa di unico da far conoscere. È fondamentale che le persone sappiano valorizzare il proprio territorio, quello a cui si sentono legate», spiega.
L’idea di Cristian è chiara: offrire esperienze vere, capaci di restituire la realtà nella sua essenza. «L’ospitalità nei piccoli paesi risiede nei piccoli gesti, nel far conoscere la realtà così com’è, senza trasformarla o standardizzarla. Il valore sta nel far vivere un’esperienza autentica, nel trasmettere la vera identità del luogo», sottolinea.
Dietro l’Hotel dei Tacchi c’è anche la forza di una famiglia unita. «Gestire un albergo non è semplice: la fase iniziale è stata certamente la più difficile, ma è grazie al sostegno della mia famiglia se oggi siamo in grado di puntare più in alto, con nuove sfide e nuovi obiettivi», racconta.
Una dedizione totale, quella di Cristian, che considera la passione il motore di ogni successo: «Credo che proprio il “sposare la causa” e il vivere in funzione del progetto sia l’elemento che spesso fa la differenza. È ciò che manca a molti giovani imprenditori che, non avendo questa dedizione, faticano ad andare avanti. Sia sul piano personale che su quello collettivo, desidero dare molto al mio paese: è un amore incondizionato che mi spinge a offrire il mio contributo finché potrò», dice.
Cristian è convinto che la crescita passi dalla collaborazione: «Per un paese come Osini la chiave sta nel fare rete, nel creare sinergia tra le imprese. Solo così si può costruire un percorso di sviluppo comune, da cui tutti traggono beneficio».
Oggi, alla guida dell’Hotel dei Tacchi, Cristian contribuisce a promuovere un turismo sostenibile e consapevole, che valorizza il patrimonio naturale e culturale dell’Ogliastra. «Osini deve continuare a lavorare sulla valorizzazione del territorio, perché possiede un patrimonio straordinario, che anche attraverso la nostra struttura cerchiamo di far conoscere e apprezzare», afferma.
Per Cristian Cannas, gli obiettivi non sono un peso ma una spinta. «Non ho mai percepito la responsabilità come un peso, anzi: per me rappresenta la “benzina” che mi tiene vivo. Spero di essere sempre un valore aggiunto per la mia comunità e per tutta l’Ogliastra.»
Storie come la sua mostrano che credere nel proprio paese può ancora fare la differenza. Esempi come quello di Cristian dimostrano che costruire il futuro in Ogliastra è possibile, se alla base ci sono visione, passione e un profondo amore per la propria terra.

Hotel dei Tacchi, Osini
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