Benzina e gasolio a cifre esorbitanti, impossibile il lavoro per camionisti e trasportatori. Ecco che allora scatta lo sciopero all’ingresso del porto di Cagliari.

Circa una ventina di mezzi pesanti fermi, senza contare il porto canale e Porto Vesme. E così operatori e lavoratori incroceranno le braccia a oltranza, sino a quando non arriveranno risposte sul caro carburante.

Lunga coda di tir, si suona il clacson dalle auto in segno di solidarietà. Nei giorni scorsi era arrivato il “no” allo sciopero da parte della commissione di garanzia. Tuttavia, questo avrebbe dovuto riguardare solo una manifestazione nazionale di una sigla sindacale.

Così, da stamattina trasportatori fermi in sciopero. “Impossibile lavorare”, spiega Corrado Melis, 53enne, dal 1989 alla guida dei tir. “Il mio mezzo ha un serbatoio da circa 600 litri. Per un viaggio molto lungo ci vogliono almeno 250 litri di gasolio. Fate voi il conto”.

Un drammatico incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di ieri lungo la provinciale che collega Nuraminis a Samatzai. A perdere la vita è stato Achraf Chemsi, 23 anni, originario del Marocco ma residente a Ortacesus con la famiglia da poco tempo.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe perso il controllo del veicolo, che è uscito di strada ribaltandosi. Nell’impatto, Chemsi è stato sbalzato fuori dall’abitacolo: i soccorsi giunti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

A bordo dell’auto anche un ragazzo di 18 anni, rimasto ferito in modo serio. Trasportato in ospedale in codice rosso, non sarebbe in pericolo di vita.