Tortolì, l’appello dei commercianti di corso Umberto: «Riaprire il transito agli automezzi al più presto»

Gli imprenditori ora attendono la riapertura della via a giorni, dopo due incontri con la Giunta comunale, altrimenti saranno pronti ad intraprendere azioni legali per difendere i propri diritti.
La maggioranza dei titolari delle attività commerciali di corso Umberto a Tortolì, uniti e compatti, chiedono al più presto la riapertura al passaggio degli automezzi in tutta la centralissima arteria della città ogliastrina.
Dopo cinque mesi di parziale chiusura della strada al traffico, per consentire i lavori di riqualificazione sul primo tratto e la realizzazione di una nuova pavimentazione in granito, gli imprenditori chiedono risposte certe alla Giunta comunale guidata dal sindaco Massimo Cannas.
«Da quando è stato aperto il cantiere per il rifacimento dei primi settanta metri della via – spiega Roberto Lai, titolare della Parafarmacia “Farmogliastra” -, gli incassi giornalieri sono crollati quasi del 60%. Serve che sia consentito al più presto il transito delle auto in corso Umberto, perché questa situazione è diventata insostenibile e personalmente sto valutando di spostare la mia attività in viale Monsignor Virgilio, se le cose a breve non cambieranno.»
Dello stesso avviso Mauro Fanni, titolare della “Casa del Pecorino”, che afferma: «Abbiamo resistito anche troppo a lungo in questa situazione, è ora di prendere la decisione di riaprire tutta la via al traffico. Non è pensabile che sia ancora chiusa una delle porte d’accesso di Tortolì, visto anche quello che è accaduto negli ultimi anni a causa della pandemia e la situazione internazionale sta facendo salire alle stelle i prezzi delle materie prime e delle bollette energetiche.»

Corso Umberto, sabato mattina ore 11.00
«Cinque mesi come questi appena trascorsi – racconta Massimiliano Mameli, del bar-pizzeria-ristorante “Drago Rosso” – non sono concepibili. Noi che abbiamo il polso della situazione in questa via, possiamo affermare con cognizione di causa, che il passaggio dei pedoni a piedi è minimo o quasi nullo in corso Umberto. Oltretutto da quando i parcheggi non sono più a pagamento, questi sono diventati parcheggi condominiali, non permettendo l’alternarsi o la sosta di altri veicoli di potenziali clienti, con le stesse automobili ferme nella stessa area per giorni. Inoltre bypassando questa via, gli automobilisti sono costretti a percorrere altre strade, con continui ingorghi e vari sinistri quotidiani nelle vie limitrofe.»
Sulla possibilità di rendere la zona pedonale (anche se al momento non è stata presa nessuna decisione in merito da parte dell’Amministrazione comunale) gli imprenditori hanno tutti la stessa opinione.
«Significherebbe sancire la morte delle attività commerciali di corso Umberto – afferma Lai – , non si può prendere una tale decisione senza valutare l’opinione di coloro che lavorano 365 giorni l’anno in questa zona. Bisogna valutare le cose come sono realmente, non fare un ragionamento solo sui mesi estivi, dove secondo la mia opinione è giusto rendere questa via pedonale in certi orari serali, anche in base alla forte presenza turistica.»
Dello stesso avviso Fanni: «Si era promessa una riqualificazione, per rendere questa via ancora più appetibile e frequentata. Ma se veramente venisse presa in considerazione di chiudere definitivamente la strada, anche solo parzialmente, al traffico si rischierebbe di togliere visibilità alle attività commerciali e alla zona stessa, con il risultato di vedere ulteriori serrande abbassate.»

Corso Umberto oggi alle ore 11.00
Insomma il rischio concreto è che verrebbe avvertito dagli imprenditori del corso Umberto una diversa attenzione da parte dell’Amministrazioni rispetto ad altre vie della città, dove ad altri colleghi sarebbe concessa più libertà e possibilità di attrarre clientela.
Eppure le soluzioni, secondo i commercianti ci sarebbe: «La larghezza della strada di corso Umberto – spiega Mameli – permette di allargare in quasi tutta a totalità della via i marciapiedi, rendendo il passaggio dei pedoni più comodo e allo stesso tempo il passaggio sicuro delle auto. Sarebbero inoltre salvi tutti i parcheggi, se non il sacrificio di qualcuno di questi in un piccolo tratto della strada. Se fosse portato avanti un intervento di riqualificazione del genere sarebbero contemperati l’esigenze di tutti e questa zona ritornerebbe ad essere il “salotto” di Tortolì.»
Gli imprenditori ora attendono la riapertura della via a giorni, dopo due incontri con la Giunta comunale, altrimenti saranno pronti ad intraprendere azioni legali per difendere i propri diritti.

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