Nel fiore della vita e già con un bagaglio così grosso di sofferenza: oggi in Sardegna i primi profughi ucraini
Nella fuga dalla terra di origine, dilaniata dalle bombe e distrutta da una guerra insensata, sono stati in tantissimi a portare con sè il proprio animale domestico.
Oggi a Cagliari i primi profughi ucraini, 85 in tutto: partiti dal confine con la Polonia, giunti a Livorno via Olbia, vengono ospitati nel capoluogo isolano con la speranza che nella nostra Isola trovino un po’ di pace e serenità.
Tra loro anche tanti bambini, ognuno col proprio zainetto, carico di speranza e qualche “cimelio” della loro cameretta. Nel bellissimo scatto del console Ucraino Anthony Grande, una bambina che ancora conserva un dolcissimo sorriso, abbracciata al suo cagnetto, anche lui piccolo profugo al seguito della sua famiglia. Il console, insieme alla delegazione partita da Cagliari insieme a Ugo Cappellacci, si è recato di persona ad aiutare i profughi in partenza.
Nella fuga dalla terra di origine, dilaniata dalle bombe e distrutta da una guerra insensata, sono stati in tantissimi a portare con sè il proprio animale domestico: un grandissimo segnale di civiltà, fedeltà e amore. Come abbiamo scritto in precedenza infatti, in una situazione terribile come questa, guai a farne una questione di specie: perché chiunque soffre ha diritto di essere aiutato.
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